Il Busker Festival fa il «pieno» di risate, musica e acrobazie

Avatar David Colletta

Oltre quindicimila persone sono «sbarcate» venerdì a Sarnico – dalle ore 20 all’una di notte – per il Busker Festival, animato da una cinquantina di artisti distribuiti su un percorso di quasi tre chilometri in riva al lago, dal parco Le Chiatte di Paratico fino al termine del lungolago Garibaldi di Sarnico, oltre alle piazze piccole e grandi del centro storico. Parcheggi esauriti ovunque, con Polizia locale e Carabinieri volontari impegnati a gestire con sicurezza il traffico, sconvolto dallo scatenato cileno El Karcocha che ha divertito anche chi si trovava in coda infilandosi nelle vetture dai finestrini aperti con gag a ripetizione. Moltissimi i turisti stranieri arrivati, anche in battello, dai camping di tutto il lago per seguire gli spettacoli.

Tra le performance più seguite, le indiavolate acrobazie a ritmo di musica del circo acrobatico africano Asante Kenia, la raffinata danza sul filo del trio dei Roikkuva che ha inserito nello show tre scope radiocomandate, e le evoluzioni sulla corda delle due acrobate francesi Les Toron Blues. Accanto alle acrobazie e alle clownerie, non è mancato il cabaret con il duo anglogiapponese Funny Bones, che ha fatto sbellicare di risate la folla che li circondava, reinterpretando in chiave ironica manie e tormentoni attuali.

Oggi il Busker inizia alle 10 con il dragobruco di Rinart e il diabolico El Karchocha accompagnati dalla street band Attra Roma e dalla commedia musicale The Slampampers. Si riprende alle 17 con tutti gli artisti impegnati fino a notte fonda, affidando la chiusura alla danza di fuoco delle Lune al tempio, e alle acrobazie di Gemy e dei Katay Santos con gli ultimi spettacoli in piazza Umberto I e in piazza XX Settembre. Da lunedì in riva al lago, fino a settembre, a ricordare il Busker resteranno solo gli artisti del Circo Patuf nel loro tendone colorato vicino alle scuole elementari di Paratico.