Circo: conta il nome o il merito?

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“Il circo è uno dei lavori più meritocratici che esistano- spiegava Liana Orfei in una recente intervista- perché non è davvero importante chi sei, da che famiglia provieni o altro. Conta solo quello che sai fare”. Insomma, nel circo “non c’è nepotismo” secondo la mitica Liana. 
Il giornalista che fece l’intervista e non aveva piena conoscenza della storia e delle capacità di una delle grandi signore del circo, non si trattenne da fare un commento stupito: “ma il suo è uno dei nomi più noti dell’ambiente circense e lei è ,grazie a questo, una importante imprenditrice del settore”. 
Ma la signora Orfei concludeva con una verità incontestabile “ovviamente, anche la storia conta. Ma in pista se non vali niente non puoi nasconderlo. La capacità è l’unica cosa che conta davanti al pubblico”. 

Una verità sacrosanta, quella detta da Liana Orfei che tutti noi ci sentiamo di applaudire.
Tanto vera da stonare con un fatto accaduto recentemente che ha causato il solito serpeggiare di sghignazzi sommessi e bisbigliati tra gli osservatori esterni e i professionisti del settore, ma nessun commento particolare. Durante lo spettacolo dell’aula Nervi, per la recente udienza papale accanto alla bravissima Ambra Orfei c’era una sorta di co-conduttore che non era noto quanto Ambra, né ovviamente aveva la sua esperienza, ma non è questo il punto. Si trattava infatti di un giovanotto che non dimostrava più di sedici anni. Di certo non ha avuto molto modo di dare prova del suo valore perché per tutto il tempo il suo compito si è limitato ad una sconcertante scena muta con le mani incrociate stando sempre però vicinissimo alla presentatrice ufficiale della giornata. 

Ambra ogni tanto cercava di farli fare qualcosa con un sorriso imbarazzato “vai a preparare lo spazio per i prossimi artisti” diceva praticamente spingendolo con la mano. E il giovanotto, senza fare una piega, si spostava dalla sua posizione statuale (resa ancora più impacciata da una giacca di velluto e un maglioncino a collo alto del tutto inadeguato alla sua giovane età) e si disponeva a dare una occhiata in giro per poi tornare a vestire i panni della bella statuina alle spalle di Ambra Orfei. Ma chi era questo giovane “assistente” e perché si trovava lì?

Noi di Circus News non abbiamo questa informazione, e non oseremmo mai pensare che si tratti di un parente anche alla lontana della famiglia Orfei, anche se nei modi ricorda molto un giovane altrettanto spigliato che da qualche anno “presenta” o “conduce” il Golden Circus proprio alternandosi con Liana Orfei al microfono. Sarà che visti da lontano, sciolti come un iceberg dell’era glaciale sembrano due gocce d’acqua, ma non siamo in grado di distinguerli.

Se qualcuno ha informazioni ci faccia sapere, ma nel dubbio noi possiamo certamente affermare che la saggezza dei grandi non smette mai di stupire e che ha proprio ragione la signora Orfei: quando uno non sa fare niente in pista, lo noti subito, e alcuni di noi (tra gli amici circensi e non che ci hanno segnalato questo aspetto curioso della giornata) avremmo forse preferito vedere un giovane presentatore, magari un giovanissimo di qualche famiglia meno nota, magari, non avrebbe fatto molta differenza o magari uno dei tanti bravissimi presentatori presenti in sala quel giorno (come per esempio Andrea Giachi, ma ce n’erano tanti altri presenti). Una cosa è certa: non avendo capito chi sia questo giovane “talento” ci piacerebbe almeno sapere chi lo ha fatto salire e cosa voleva rappresentare. Se il giovane presentatore silenzioso (presenza ai limiti dell’inquietante a vederlo lì, fermo senza una rappresentanza di alcun genere) fosse invece un rampollo della prestigiosa famiglia circense Orfei allora possiamo affermare che nel palco della sala Nervi quel giorni c’era decisamente un Orfei di troppo…e non era Ambra.