Se c’è un circo di livello europeo in Italia è sicuramente Gravity Circus

Avatar Davide Vedovelli

Sabato 11 gennaio, ore 17.00.  Penultimo giorno di permanenza di Gravity Circus in quel di Brescia prima della partenza per Bologna, città in cui presenteranno il loro spettacolo dal titolo “On air… Liberi di…’’ dal 17 gennaio al 2 febbraio.

Se in Italia esiste un circo di vocazione europea è sicuramente il Gravity Circus magistralmente diretto da Larry Rossante e dalla sua squadra. ‘On air liberi di… ’ è uno spettacolo moderno, ben studiato e con una narrazione leggera ma efficace che dà un mood a tutto lo show. La pista leggermente rialzata oltre a garantire un’ottima visibilità è indice di attenzione, cura dei dettagli e di una mentalità moderna. Questo allestimento comporta un carico di lavoro non indifferente per i tecnici ma fa la differenza tra i professionisti e i ‘mesterianti’. A completare il tutto un impianto audio luci di alto livello, effetti pirici ben utilizzati e dosati e tanta musica dal vivo. Veniamo allo spettacolo: a condurre le danze e tener alto il ritmo ci pensa Mister David che approda sotto chapiteau dopo una lunga gavetta che gli ha insegnato tantissimi trucchi del mestiere (che potete scoprire leggendo il suo libro On the road a game di cui vi parlerò prossimamente); ad aiutarlo il corpo di ballo e un sound rock decisamente coinvolgente. Tra i punti salienti da segnalare un buon numero di volanti (ormai sempre più rari), le moto acrobatiche, l’esibizione dell’artista svizzera Silke Pan (esempio di forza non solo fisica ma soprattutto mentale e caratteriale. Dopo l’incidente che l’ha resa emiplegica ha avuto il coraggio e la determinazione per tornare ad esibirsi in un numero di verticalismo delicato ed emozionante) e un clown che finalmente fa divertire e viene voglia di vederlo tornare in pista. Interessante anche l’introduzione di un rapper ‘rumorista’ e di una performance di sabbia magica. Questo mescolarsi di discipline crea un mosaico emotivo completo e coinvolgente e le due ore di spettacolo passano veloci.

Un circo che sta crescendo e che ha intrapreso una strada a mio parere vincente, sicuramente seria e intelligente: ogni anno lo spettacolo cambia (cambia davvero, non cambia solamente il nome – mi viene sempre da sorridere quando vedo gli stessi circhi con lo stesso spettacolo ma che variano il nome passando da Favoloso a Meraviglioso a Sempre più bello) e il prezzo del biglietto è assolutamente adeguato allo spettacolo proposto (diffidate sempre da chi propone spettacoli a 5 o 7 euro. Non è serio né verso gli artisti né verso il pubblico, uno spettacolo di un certo livello ha costi importanti da sostenere perché ci lavorano decine e decine di persone). Insomma, promossi a pieni voti, se il circo classico in Italia deve ripartire la strada che Rossante sta tracciando è quella giusta. Non sono presenti animali e non se ne é sentita la mancanza: i numerosi bambini presenti erano entusiasti dello spettacolo.

Voglio chiudere raccontandovi un episodio che mi è capitato quando ho ritirato gli accrediti stampa in cassa da Lenny Alvarez, che ringrazio per la sua disponibilità e a cui vanno i miei complimenti per come gestisce la comunicazione di Gravity.

Mentre ritiro i biglietti e mi presento, una signora che siede alla Cassa del circo vicino a Lenny mi dice: “mi raccomando, scrivete bene di noi perché a volte basta poco… ” io sorrido e le dico “dai, noi di circusnews siamo bravi e buoni” e lei replica “siete buoni solo quando dormite”.

Questa cosa mi fa sorridere ma mi fa soprattutto capire quanto per lei sia importante il nostro giudizio, le ripercussioni che può avere sul pubblico e quanto ci tenga al proprio circo, quanta passione, sacrificio e dedizione ha dedicato e continua a dedicare al proprio lavoro. Ognuno ha il proprio ruolo ed è giusto che difenda il proprio campo. A noi giornalisti il ruolo di raccontare, recensire e ragionare e ai circensi il ruolo di difendere con le unghie e con i denti il loro lavoro (che è poi la loro vita). Questo scambio di battute mi ha davvero toccato nel profondo insegnandomi qualcosa in più sul ruolo che noi giornalisti abbiamo.

Andate a vedere Gravity, non ve ne pentirete…