Pubblichiamo la recensione di Pietro Messana allo spettacolo della famiglia Claudio Vassallo, che agisce sotto l’insegna Sandra Orfei a Palermo
Per il secondo anno consecutivo Palermo sta offrendo un grande successo di pubblico al circo Sandra Orfei della famiglia Vassallo. Rispetto allo scorso anno, sono cambiare molte cose a cominciare dalla piazza. Lo chapiteau circolare, con altissima cupola, è infatti montato in via Lanza di Scalea, di fronte al velodromo, in un’area mai finora utilizzata da complessi circensi. Molto altro è cambiato, e anche in meglio, rispetto allo show proposto dai titolari del circo, Claudio e Franco Vassallo. Innanzitutto l’eleganza e le luci dell’overture totalmente ridisegnata ed ora avvolta da un clima davvero suggestivo ed onirico.
Abiti bianchi luccicanti, ballerine-acrobati giovani e belle, le evoluzioni aeree del poderoso Rudy Tucci, uno splendido cavallo, musiche che fanno sognare. Poi via alle attrazioni presentate da Giampaolo Maltese con chiarezza, capacità di sintesi e voce adeguata. E’ cresciuto molto il siciliano di Rosolini, dopo tanta gavetta, cosi come è cresciuto tantissimo il suo numero di ventriloquismo; Giampaolo e il suo pupazzo Jhonny non sono più lontanissimi dai big della categoria. Ma ritorniamo alla scaletta dello show. Dopo la raffinata introduzione, un elegante numero di hula hoop con passaggi alquanto difficili. Li presenta la dodicenne Melanie Vassallo che aggiunge anche un pizzico di contorsionismo e un finale in cui fa roteare i cerchi mentre viene tirata in alto da un cavo. Spazio quindi ai cavalli di Claudio Vassallo. Il numero si conclude con una sorta di esclusiva a livello nazionale: la giocoleria all’impiedi su di un cavallo in corsa (cerchi, paline, clave e torce infuocate). Applausi a scena aperta che introducono Tracy Errani, giovane artista di una vasta e conosciutissima famiglia circense, che rinnova la tradizione trasmessale dalla madre: spade in equilibrio a terra ma anche su e giù per un’alta scala fissa. A questo punto clima disneyano con i personaggi di Frozen e una spericolata Elsa (una ballerina Federica trasferitasi al circo tre anni fa) al cerchio aereo.Tanti artisti e numeri di assoluto livello intervallati dai brevi, asciutti ma simpatici break del clown (Mirko Pellegrini) capace di coinvolgere grandi e piccini.La pista è adesso pronta per i monocicli di Nicolas Errani con musiche e costumi tratti dal film “The Musk” di Chuck Russell . Il numero è stato quindi rinnovato ma adesso l’acrobata, artista di assoluto valore, non sbaglia un colpo nemmeno quando, in equilibrio su di un monociclo, si lancia sulla testa, con il piede, soltanto piattini, tazzine, cucchiaino e perfino una zolletta di zucchero. Nello prima parte dello spettacolo trova anche spazio il “Galeone dei Pirati” che, con uno splendido marchingegno, mette la sua prua in pista per poi aprirsi e svelare i suoi tesori: porcellane, anfore d’oro ma anche tanti grossissimi rettili. Vengono così presentati i serpenti della famiglia Tucci. La seconda parte, come da tradizione circense, si apre con il numero dei grandi felini. In gabbia, agli ordini di Claudio Vassallo, sei tigri (fra cui una bianca) e un imponente leone. Il numero è molto collaudato e va avanti senza alcuna sbavatura. Alle belve, per fare il compito loro assegnato, basta un piccolo cenno dell’addestratore. I felini sono in splendida forma: basta solo guardarli per rendersi conto del loro stato di benessere. Anche lo smontaggio della gabbia vola via velocemente grazie all’attenzione dello spettatore che viene attirata dalle movenze plastiche ed aggraziate di Tracy Errani, impegnata in un numero aereo alle fasce. E si riprende con gli animali, una sorta di “arca di Noè” presentata da Franco Vassallo: quattro cammelli, tre lama, un bisonte americano e persino un rarissimo esemplare di canguro che, fra lo stupore del pubblico, effettua, saltellando, alcuni giri di pista.Intermezzo affidato al clown Mirko per il gioco degli sgabelli, e sono pronti altri due pezzi forti del circo Sandra Orfei. Il primo è l’alta scuola di Claudio Vassallo (all’ultimo festival Internazionale di Latina ha ottenuto il premio Kobzov che fa davvero danzare i suoi cavalli a ritmo di musica e che spinge gli spettatori ad accompagnarli con il battito ritmato delle mani. Il secondo, che chiude il lungo e articolato spettacolo, è invece affidato al trapezio oscillante di Nicolas Errani, il numero uno in Italia in questa disciplina e fra i migliori in Europa. E’ disarmante la naturalezza con la quale l’artista si mette a testa in giù, a spillo, cominciando ad oscillare senza tenersi con le mani. Tutto il numero, che procede con un’escalation di difficoltà e di oscillazioni, non prevede né (la cordicella di sicurezza) e nemmeno alcun tipo di rete. Anche il finale è di estrema godibilità. Mentre Nicolas e Federica volteggiano in aria, entrano in pista tutti gli artisti preceduti da Melanie Vassallo, la più giovane. Uomini in smoking, donne in abiti lunghi principeschi. Si avviano le danze e il pubblico applaude a scena aperta.