Riportiamo da La Stampa edizione di Torino a firma di Cristina Insalaco. Rileviamo che il capoluogo piemontese non è nuovo a iniziative legate al mondo del circo, anzi, possiamo dire che è la capitale del circo contemporaneo italiano. La riqualificazione in chiave artistica di un tessuto industriale è un'ottima prospettiva!
Settecento metri quadrati per l’allenamento libero circense. È stato inaugurato ieri il nuovo «Spazio Flic» in via Niccolò Paganini 0/200. Nel cuore di Barriera di Milano, dove prima c’era un hangar industriale abbandonato, in cui venivano depositati lamiere e rottami, è nata una palestra in cui gli studenti della scuola di circo Flic possono allenarsi con il trapezio e la corda ballant, con il palo cinese e la ruota tedesca. Ma è aperta a chiunque voglia cimentarsi in queste discipline: si può accedere dalle 17 alle 22 (dal lunedì al venerdì) e dalle 10 alle 17 il sabato, pagando un ingresso giornaliero o un abbonamento mensile.
È un luogo di condivisione artistica, in cui i ragazzi si incontrano, si confrontano, si scambiano esperienze. Si può venire qui, ad esempio, anche solo per suonare la chitarra o per scrivere una poesia bevendo un caffè. Perché l’arte alimenta altra arte, e in questo spazio ci si augura che nascano collaborazioni, idee per uno spettacolo teatrale, di danza, giocoleria. O magari nuove compagnie. «Abbiamo creato l’open space per migliorare il percorso formativo degli studenti e stimolarli nel miglior modo possibile – dice Francesco Sgrò, direttore artistico della Flic -. Ma anche per ospitare parte delle lezioni del corso professionale. Vogliamo attivare un interscambio tra gli allievi (che oggi sono 85 su quattro corsi, di cui il 60% è straniero), ex allievi, formatori, professionisti e amatori, favorendo il passaggio di nozioni tecniche e artistiche». Una tappa che appartiene ad un percorso formativo iniziato 15 anni fa dalla Flic, nella sede della Reale Società Ginnastica di via Magenta, nata nel 1844.
Maurizio Braccialarghe, assessore alla cultura di Torino: «Il progetto si inserisce in un contesto di riqualificazione e rigenerazione urbana del quartiere Barriera di Milano – dice – tra i più coinvolti nei processi di cambiamento sociale, culturale ed economico di una delle città più industrializzate d’Italia». Visto che chiedere l’intervento di una ditta specializzata che riqualificasse l’area di via Paganini sarebbe costato troppo, ci hanno pensato gli studenti, i docenti, e il direttore artistico del Flic. Quaranta ragazzi, divisi in squadre da dieci, da settembre ad ottobre sono usciti dalla scuola circense tre ore prima, e con tuta e mascherina hanno iniziato a pulire l’ex hangar industriale, di proprietà privata, che è stato dato in comodato d’uso all’associazione culturale «Variante Bunker».
Gli allievi hanno livellato la pavimentazione di cemento, montato gli attrezzi e ridipinto di bianco le pareti. «La motivazione per fare tutto questo – prosegue Francesco Sgrò – è nel loro amore incondizionato per il circo».