Prima volta in Sardegna per il Circo Paniko

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ALGHERO – Nessun animale, nessuna discendenza, nessun legame con il circo tradizionale. Solo magia, solo adrenalina. Solo sogno, in un’ora abbondante di spettacolo che fonde tecniche circensi, musica, teatro e danza acrobatica. Circo Paniko atterra ad Alghero, in Piazza Sulis. L’ensemble di artisti (acrobati, musicisti, attori e circensi) arriva per la prima volta in Sardegna. Da domenica 17 a mercoledì 27 settembre, alle ore 20.30, all’interno dello chapiteaux da 160 posti installato nel cuore della città, andrà in scena “Gran Paniko al Bazar”, un surreale spettacolo di circo contemporaneo. È un evento unico e straordinario, che si inserisce nel ricchissimo programma di “Mamatita Festival–La città si fa teatro”, che da martedì 29 agosto a venerdì 29 settembre trasformerà Alghero in un grande teatro diffuso, con spettacoli e laboratori in tutta la città. 

Oltre un mese di eventi, per un grande festival pensato per Alghero, ma che attraversa il Mediterraneo. Ideato ed organizzato da Spazio-T, con la scuola di circo Fuma che’nduma, per la direzione artistica di Chiara Murru, Mario Barnaba e Giuseppe Porcu, Mamatita Festival sarà presentato nel corso di una conferenza stampa in programma venerdì 25 agosto, alle 10.30, nel dehors del Caffè de Pazzi, in Piazza dei Mercati. Insieme agli organizzatori, interverranno il sindaco di Alghero Mario Bruno, il presidente ed il direttore della Fondazione Alghero Raffaele Sari Bozzolo e Paolo Sirena, ed alcuni partner privati che, come il Caffè de Pazzi, sostengono la prima edizione del festival di “teatro diffuso”. 

Il Circo Paniko è un circo contemporaneo senza animali, creato da artisti non discendenti da famiglie del circo tradizionale. Nasce nel 2009 ed è il primo circo contemporaneo nato in Italia. Fonde tecniche circensi, musica, teatro e danza acrobatica. In questi anni, ha prodotto e realizzato in modo del tutto autonomo sette spettacoli. “Gran Paniko al Bazar” è l’ultimo in ordine di tempo e sta riscuotendo un successo straordinario nell’arco di un tour che ha portato quelli del Paniko su e giù per l’Italia, ma non solo. Lo chapiteaux di Circo Paniko, più che ad un tendone da circo tradizionale, somiglia ad un vero teatro viaggiante, attrezzato di audio, luci e diversi mezzi per lo spettacolo, il trasporto e l’abitazione dei suoi componenti. 

In Italia, Circo Paniko è la compagnia di circo contemporaneo più numerosa, composta da una ventina di artisti presenti in scena e provenienti da diverse parti del mondo. «Paniko per noi significa abbattere la barriera che induce a giudicare, commentare e classificare un gesto, un’acrobazia o un virtuosismo rispetto a qualcosa di già visto e conosciuto», è il manifesto programmatico di questo gruppo di artisti. «Paniko è stupore davanti a qualcosa di improvviso e inaspettato, è la creazione di un immaginario che esiste solo nella fantasia – dicono – è riuscire a fare tornare tutti bambini per un momento, resettando anche solo per una frazione di secondo tutto ciò che giace nella memoria della mente». 

Entrare nel tendone giallo e luccicante del Circo Paniko è come varcare la soglia verso un’altra dimensione, un luogo dall’atmosfera surreale, dall’aspetto vintage, dal sapore retrò, in cui ritornare bambini è un avvenimento quasi inaspettato, ma inevitabile. Sul palco di “Gran Paniko al Bazar” ci sono Lucas Elias, Carlo Coppadoro, Lucio Sagone, Clio Gaudenzi, Nicolò Toschi, Nicolò Antioco Ximenes, Federico Bassi, Giorgia Capovivo e Samanta Fois. Guidati dalla regia di Giovanni Dispenza e Karl Stets, per la produzione di Circopaniko e la supervisione tecnica audio e luci di Martina Ciavatta, si alternano in una serie di numeri senza soluzione di continuità, seguendo un filo conduttore che viaggia sull’onda dell’ironia, trasformando lo spettacolo in un racconto, in una storia. 

Una vecchia porta cigolante si apre per dare uno spiraglio di luce all’oscurità, una risata lontana echeggia, un mondo si risveglia e tutto comincia. Lentamente si scoprirà un luogo colmo di cianfrusaglie: vecchi mobili, stoffe e stracci, sonagli e trombe, ma soprattutto si riveleranno gli stravaganti “esseri” che popolano, da tempo immemorabile, questo Bazar. Personaggi comici, grotteschi ed anacronistici vagano instancabilmente ed esplorano il Bazar oltre i limiti dell’assurdo, fino ad esplodere in uno sconvolgente delirio, un vero e proprio Paniko. 

Gran Paniko al Bazar unisce circo, comicità e musica dal vivo. La musica dal vivo contraddistingue da sempre il Circo Paniko. I musicisti non finiscono mai di scambiarsi gli strumenti: dal contrabbasso al pianoforte, dalla chitarra elettrica al sitar indiano, dipingendo l’atmosfera con diverse sonorità: jazz, swing, cumbia, balcanica, musica orientale, punk, valzer e bolero. E mentre la colonna sonora va, le arti circensi stupiscono con tecniche di palo cinese, danza acrobatica, trapezio, equilibrismo e molto altro ancora. Nessun animale, nessuna discendenza, nessun legame con il circo tradizionale. Solo magia, solo adrenalina. Per la prima volta ad Alghero. Per la prima volta in Sardegna.