VIAREGGIO – Doveva essere lo spettacolo di punta dell’estate viareggina. Alcatraz – show a metà strada fra teatro e circo – aveva debuttato nel tendone appositamente montato all’interno della piazza della Cittadella del Carnevale lo scorso 3 agosto e doveva restarci ininterrottamente fino a lunedì 27 agosto. Quasi un mese di repliche quotidiane impreziosite – tutti i lunedì – dalla presenza straordinaria di Paolino Ruffini nei panni del protagonista. Dopo dieci giorni di programmazione, però, la compagnia Psychiatric Circus ha deciso di chiudere anticipatamente i battenti. Perché, dopo l’affollato (e applauditissimo) debutto, il pubblico si è via via assottigliato. E nei giorni seguenti la maggior parte dei circa quattrocento posti a sedere ricavbati all’interno del teatro tenda sono spesso rimasti desolatamente vuoti. Tanto da far maturare la scelta di sospendere tutti gli spettacoli previsti in cartellone fino al 27 agosto.
Una decisione sofferta e amara che la direzione della compagnia ha reso nota ieri pomeriggio con uno scarno comunicato stampa. «Per motivi tecnici e organizzativi – vi si legge – Alcatraz annulla tutti i suoi spettacoli. Ci dispiace dare questa notizia e ringraziamo tutti per il supporto datoci».
Alcatraz, va detto, è uno spettacolo ben strutturato e intelligentemente confezionato. Con l’intento di raccontare la vita all’interno di quello che è nell’immaginario collettivo il simbolo dei penitenziari, la compagnia ha allestito uno show che mette insieme la spettacolarità dei numeri dei suoi acrobati (alcuni dei quali veramente bellissimi e d’effetto) con l’efficacia e l’impatto della parte recitata (talvolta cruda, tanto da consigliare la visione solo ai maggiori di quattordici anni). Ma la formula, evidentemente, non ha scatenato quella corsa al botteghino che gli organizzatori si attendevano. E quella che sembrava una scommessa ad alto rischio (sono davvero pochi, fuori dai bacini di utenza delle grandi città, gli spettacoli capaci di reggere ben venticinque giorni ininterrotti di programmazione) si è rivelata un azzardo eccessivo.
La decisione di sospendere la programmazione di Alcatraz, però, non può non sollevare anche altri interrogativi. E, fra questi, anche le difficoltà a far decollare la Cittadella del Carnevale come area per gli spettacoli soprattutto nel periodo estivo.
Dalla difficoltà (più psicologica che reale) a considerare l’arena di Burlamacco parte integrante del tessuto cittadino ai problemi di parcheggio e di raggiungibilità (soprattutto per le biciclette, mezzo privilegiato estivo).