Un clown a teatro. Quello più famoso al mondo è salito domenica sul palco dell’Alfieri: David Larible. Tanto pubblico nello spettacolo pomeridiano ed ancor di più gli applausi all’ultima tappa piemontese del mini tour teatrale di Larible. Esperienza che precede il ritorno dell’artista sotto il grande chapiteau. Natali novaresi per questo artista, circense di seconda generazione, con ultima pista calcata quella del sontuoso Circo di Natale a Stoccarda e prossimo a dare lustro alla scaletta del Knie in Svizzera.
All’Alfieri Larible è stato unico interprete e protagonista dello spettacolo “Il clown dei clown”. Sul palco, oltre ad inconsapevoli spettatori trasformati nell’occasione in divertite spalle, c’era sempre il pianoforte di Stephane Kunz. Risate a ritmo di note. Considerato il clown più famoso, nonché premiato, al mondo. E in 75 minuti David Larible ha dimostrato che i numerosi riconoscimenti internazionali non sono dovuti a “chiara fama” bensì il giusto riconoscimento di un’arte maturata giorno dopo giorno, spettacolo dopo spettacolo. Un clown, ma è più corretto dire un attore a tutto tondo, con tutte le malizie di quest’arte che incanta, diverte ed emoziona. Risate a non finire con i punti forti del proprio repertorio.
Si gioca e diverte con i campanelli, l’opera lirica, dalla pallina nel sacchetto, al duello con l’acqua, dall’opera lirica all’orchestra. Ci sono anche gli efficaci contrasti con il severo Monsiur Loyal, Andrea Ginestra, la celebre entrata musicale. Pure toccanti momenti di vera poesia come il finale a sorpresa in cui, accompagnato alla chitarra dal maestro Kuntz, canta “Quanto ti ho amato”. Brano scritto a quattro mani da Nicola Piovani e Roberto Benigni. Meritata e spontanea la standing ovation che ha salutato David Larible, gigante di pista e palcoscenico.