Il comune di Arezzo dice SI al circo con animali!

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Consiglio Comunale 27 marzo 2014: ecco il regolamento sulla tutela degli animali.

La tutela degli animali risaliva ad alcuni regolamenti, l’ultimo dei quali del 2008. Adesso il Consiglio Comunale ne ha adottato uno nuovo adeguandosi alle sopravvenute norme regionali. Le novità principali sono il riconoscimento della validità della pet therapy o comunque di forme di cura che utilizzano animali per alleviare particolari patologie o la solitudine, specie degli anziani. Nelle case di riposo potrà essere permessa perfino la detenzione del proprio animale previo nulla osta delle autorità sanitarie e veterinarie.

L’articolo 13 dettaglia in modo circostanziato i maltrattamenti e i divieti, dagli spazi angusti ai collari costrittivi, dalle gabbie con i pavimenti a rete alle museruole stringi-bocca, all’uso di colle o strumenti di cattura che provocano morti lente e dolorose. È fatto obbligo invece per i detentori di animali esotici e selvatici in cattività di riprodurre per quanto possibile favorevoli condizioni climatiche e ambientali.

Sono introdotti: l’obbligo di autorizzazione da parte del Comune per adozioni che superino il numero di 5 cani annui a persona; il divieto di organizzare mostre-mercato e mostre-scambio che siano state sottoposte a sanzioni da parte degli organi di controllo; il divieto di distruzione e danneggiamento di nidi di rondine, balestruccio e rondone.

Altri articoli disciplinano le dimensioni delle gabbie e degli acquari. Per quanto riguarda l’accesso ai parchi, giardini e aree pubbliche nulla cambia: dunque, libero accesso con obbligo di utilizzo del guinzaglio e se del caso della museruola, vietato l’accesso alle aree giochi per bambini e piena libertà di movimento negli appositi spazi. Obbligo di raccolta delle deiezioni, esteso a ogni area pubblica, quindi anche alle strade e marciapiedi.

Per quanto riguarda i circhi il regolamento tiene conto delle linee guida emanate dalla commissione scientifica del ministero dell’Ambiente. È consentito l’attendamento anche dei circhi con animali ma tali strutture devono sottostare a una serie di norme particolarmente stringenti per quanto riguarda i ricoveri di ciascun animale. Presso il Servizio Ambiente del Comune di Arezzo funziona uno sportello ad hoc.

“Tutelare gli animali è un dovere di civiltà – ha sottolineato Marzia Fontana – sono esseri viventi, con una loro sensibilità. Il gruppo Pd ha presentato alcuni emendamenti per inserire il divieto di cattura di animali randagi per destinarli a situazioni improprie o illegali. I randagi vaganti possono essere presi e posti in salvo ma non trasformati in soggetti ad esempio da combattimento. Emendamenti condivisi dai colleghi Barone e Ruzzi. I passaggi revisionali della normativa in materia sono stati fatti con le associazioni animaliste e il servizio veterinario della Asl”.

Proprio Ruzzi e Barone sono intervenuti nel dibattito per sottolineare la propria presenza in Consiglio Comunale al fine di garantire il numero legale su questa pratica e la necessità di una delibera siffatta che è un passo avanti all’insegna della civiltà e della protezione. Roberto Ruzzi ha chiesto specificatamente che la lunghezza dei guinzagli sia disciplinata secondo la normativa vigente che la fissa a un massimo di un metro e mezzo.

Alcuni emendamenti di Marco Tulli, condivisi da Roberto Barone, hanno proposto l’attendamento di circhi solo previo accertamento del rispetto dei requisiti: dunque, no controlli in itinere o dopo l’attendamento ma prima. Inoltre gli stessi requisiti di tutela dovrebbero essere ancora più forti per gli animali in via di estinzione. Deve essere espressamente vietato l’uso del fuoco alla presenza di animali.

Positivi i giudizi di Lucio Bianchi e Luigi Scatizzi. Per quest’ultimo “se va trovato un limite a questo regolamento è nel sistema dei controlli. Ogni disciplina eccessivamente puntigliosa rischia di aprire lacune nella vigilanza. Non dimentichiamo poi l’eccessiva presenza di selvaggina nelle proprietà agricole”.

Gli emendamenti di Marzia Fontana e l’emendamento di Roberto Ruzzi sono stati fatti propri dalla Giunta diventando parte integrante del testo. Gli emendamenti di Marco Tulli sono stati votati: non è spassato quello relativo ai requisiti di tutela ancora più stringenti per gli animali in via di estinzione.

La delibera è stata approvata con 18 voti favorevoli e tre astenuti.