“Citè – Rassegna di Circo a Teatro”

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Il 5 aprile l’ultimo appuntamento con lo spettacolo ‘CAPAS’ della compagnia italo-spagnola Eia

Spettacolo vincitore del Premio de Circo Ciudad de Barcelona 2011, del Premio Zirkolika Circo de Cataluña 2011 come miglior spettacolo di sala e del Premio Emilio Zapatero al Festival T.A.C. Valladolid 2012

Il 5 aprile il Teatro della Concordia di Venaria Reale (TO) si trasforma nuovamente in una cittadella del circo contemporaneo grazie all’ultimo appuntamento di “Citè – Rassegna di Circo a Teatro” ideata e diretta dalla FLIC Scuola di Circo di Torino, pioniera nella diffusione della cultura del nuovo circo in Italia e punto di riferimento europeo nello stesso ambito. Dalle ore 20:00 l’ampio e bellissimo foyer del teatro si trasformerà in un luogo magico in cui il pubblico potrà vedere la mostra fotografica sui primi 10 anni della FLIC Scuola di Circo, gustare un ottimo apericena allietato da performance degli allievi e dalla musica di un DjSet, entrare in sala alle 21:00 per assistere allo spettacolo “CAPAS” della compagnia italo-spagnola Eia ed infine scambiarsi opinioni ed emozioni con l‘intrattenimento musicale di un altro DjSet.

“CAPAS” è uno spettacolo co-prodotto dalla FLIC insieme ad altre importanti realtà del settore e vincitore di numerosi premi tra i quali il Premio Emilio Zapatero al Festival T.A.C. di Valladolid 2012, il Premio de Circo Ciudad de Barcelona 2011 e il Premio Zirkolika Circo de Cataluña 2011 come miglior spettacolo di sala.

“CAPAS”, che in spagnolo significa “strati”, trasporterà gli spettatori in un luogo conviviale e familiare fatto di incontri, odori, suoni, illusioni, momenti brillanti, catastrofici, intimi e sinceri nei quali i protagonisti si spoglieranno gradatamente degli strati che li ricoprono e in cui le arti circensi, lavorate alternativamente con energia, dolcezza e autoironia, si fondono con la musica dal vivo in uno spettacolo ricco di poesia ed umorismo. Nel lungo processo di creazione, durato più di un anno, gli artisti si sono ispirati alle molteplici accezioni della parola “strati”, dalle più materiali alle più astratte, passando dagli strati della personalità agli strati della pelle, fino ad arrivare agli strati del tessuto sociale. Esplorare gli strati delle loro personalità, cercandone le connessioni e valorizzando le differenze, è stata la base del lavoro di ricerca che li ha portati a realizzare uno spettacolo allo stesso tempo individuale e collettivo. Le tecniche circensi utilizzate sono portés acrobatici, mini bascula, banchina, trasformismo, sbarra fissa, manipolazione di oggetti, skipping e cascate.

La compagnia Eia, che è stata per diversi periodi in residenza creativa alla FLIC, è nata dalla fusione di due gruppi che avevano il desiderio di condividere e confrontare i rispettivi modi di fare circo: la compagnia Celso y Frana composta da Francesca Lissia e Celso Pereira e la compagnia Cirque Vague composta da Armando Rabanera e Fabrizio Giannini. Ai quattro artisti circensi si è aggiunto il musicista Cristiano Della Monica de Le Grand Osim Orchestra di Napoli ed anche percussionista e bassista dei CSI e dei PGR. La passione per l’acrobatica dei 4 circensi è nata a Madrid sotto lo chapiteau della Scuola Carampa, luogo in cui si sono conosciuti. Prima di unirsi nella Compagnia Eia, per quattro anni si sono esibiti in numeri e spettacoli con i quali hanno sperimentato e sviluppato diverse forme di lavorare con la loro disciplina preferita, i portés acrobatici, una tecnica di propulsione umana realizzata da due o più persone in cui si distinguono i ruoli del porteur e dell’agile, il primo incaricato del lancio e del sostegno del secondo nella realizzazione di figure acrobatiche statiche e dinamiche.

La mostra fotografica “Dieci anni di scatti” viene presentata con un allestimento ‘sospeso’ nell’aria e ben 100 pannelli appesi lungo tutto il foyer del teatro. Immagini che riassumono i primi dieni anni di vita della FLIC, scuola nata in seno alla Reale Società Ginnastica di Torino, la più antica società sportiva d’Italia che il 17 marzo compirà 170 anni e che nel 2002 ha scelto il circo contemporaneo come sfida per traghettare giovani generazioni nel ventunesimo secolo. Le foto ritraggono tanti spettacoli e grandi eventi ai quali hanno partecipato gli allievi della scuola, come per esempio la cerimonia di apertura delle Olimpiadi invernali del 2006 o varie produzioni del Teatro alla Scala di Milano.

Citè – Rassegna di Circo a Teatro”, è uno spazio dedicato a un genere artistico raramente proposto dai teatri italiani e che si esprime con un linguaggio multidisciplinare in cui l’esibizione fine a se stessa è sostituita da una ricerca poetica che mescola teatro, danza, musica e tecniche circensi. Una rassegna che, ispirata al significato della parola francese da cui prende il titolo, immagina il pubblico, gli artisti, i tecnici e il teatro stesso come parte di una cittadella in cui pensieri e azioni sono mossi dalla passione per il nuovo circo. I primi due appuntamenti, l’8 febbraio con lo spettacolo ‘Acrometria’ della compagnia spagnola Psirc e l’8 marzo con la prima nazionale dello spettacolo ‘La Geste’ della compagnia belga La Ruspa Rocket, hanno registrato la presenza di un folto pubblico che ha apprezzato molto la formula apericena-djset-mostra-spettacolo e che ha dedicato agli spettacoli lunghi e calorosi applausi.

Francesco Sgrò, direttore artistico della FLIC, descrive così gli spettacoli proposti da Citè: “Tre poesie dedicate all’uomo e al suo viaggio; un circo capace di ridere di se stesso mentre ci sorprende con un salto mortale e di prendersi in giro appeso a sei metri d’altezza, lasciandoci a bocca aperta davanti alla magia del suo movimento, che trascende confini e definizioni, per divenire con leggerezza arte contemporanea”.

La FLIC Scuola di Circo, fondata nel 2002 dalla Reale Società Ginnastica di Torino, è uno dei più importanti centri formativi europei di circo contemporaneo che segue la diffusione di quest’arte sin dai suoi esordi e da dodici anni si occupa di diffonderne la cultura formando giovanissimi allievi provenienti da tutto il mondo e proponendo al pubblico spettacoli di rilievo internazionale. Negli ultimi anni la scuola torinese ha intrapreso un percorso di sostegno e coproduzione di spettacoli, offrendo i propri spazi per le residenze creative o contribuendo direttamente alla produzione, per favorire l’ingresso di valenti artisti, ex allievi e non, nel difficile mondo dello spettacolo dal vivo.