(PRIMAPRESS) ROMA – Oltre 25.000 spettatori in quattro settimane. “Il Circo de Los Horrores” continua la sua avventura a Roma, città che lo ha accolto con grande entusiasmo. Rivista la programmazione iniziale, secondo cui il castello di tela nero sarebbe approdato altrove il 6 aprile. Fino al 20 aprile, sarà ancora ai piedi dello Stadio Flaminio, Piazzale Ankara, per accogliere il pubblico della Capitale.
Un grande successo, che ha origine in Spagna, dove nasce l’idea di coniugare l’antica arte circense con la potenza narrativa tipica del teatro e la capacità di intrattenimento del cabaret. Una formula innovativa, dietro la quale si cela Suso Silva, premio nazionale del Circo 2003, in scena nei panni di uno spaventoso Nosferatu di cinematografica memoria.
Ed è proprio lui il protagonista delle paurose vicende che si snodano al centro dell’arena, tra tombe abbandonate e fiori in disfacimento. Tutto inizia con l’apparizione di un povero viaggiatore che, sceso da un treno alla fermata sbagliata, si ritrova immerso in uno scenario inquietante. Unico mortale, è accerchiato da anime perdute, pagliacci assassini e vampiri affamati di sangue.
Tra convulse contorsioni e incredibili evoluzioni aeree si innesta così una danza degli orrori, condita da tanta ironia e un pizzico di cinismo. Deus ex machina, il tentativo dello sfortunato viandante di salvarsi, e sfuggire alle attenzioni di questi esseri terrificanti. Un incubo, a cui il pubblico partecipa attivamente, affrontando lanci di coltelli e altre peripezie.
Ma si tratta di un gioco, e lo sanno i presenti, che sin dall’inizio si scoprono circondati da queste spaventose creature. In platea, si aggirano la bambina triste e la giovane vedova, la suora assassina e il folle con motosega. L’immaginario horror nutrito dalla letteratura e dal grande cinema di genere prende corpo, generando una sorta di seduta collettiva in cui esorcizzare le proprie paure. Con lo stesso spirito, Silva ha ideato “Il Manicomio degli Orrori”, caratterizzato da tour da sold out.
“Il Circo de Los Horrores” riscopre l’espressionismo tedesco degli anni Trenta, da cui si ispira per le sembianze del personaggio principale, e i romanzi di Stephen King, prendendo in prestito dalla sua penna sagace le atmosfere misteriose e affascinanti. Ma anche la colonna sonora ha un significato preciso. La messa in scena, così, è accompagnata da melodie dallo stampo classico che trasportano lo spettatore in un mondo d’oltretomba. Le luci giocano con i corpi, e disegnano figure dai forti contrasti, a cui avvicinarsi con qualche riguardo. Ma poi scatta quella sonora risata che scaccia via ogni timore.
“Il circo è morto e noi lo resuscitiamo”, recita così il capo banda a inizio spettacolo. Ed è proprio vero, visti i risultati. Ideato nel 2007, lo show ha già conquistato la Spagna, l’America Latina e la città di Miami. Sarà a Milano a partire dal 30 aprile. (PRIMAPRESS)