Via libera ai circhi con animali. Il Tar boccia il divieto

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Bologna, 14 aprile 2014

Via libera ai circhi con animali esotici. Giovedì 10 aprile il Tar nazionale ha bocciato nuovamente l’ordinanza del Comune di Bologna che vietava gli spettacoli con animali, anche se sono di specie protette. Hanno vinto i circensi, che colgono l’occasione per replicare alle accuse degli animalisti.

Un rappresentate del Circo Mosca Global Circus ci ha contattato per precisare che gli animali nei circhi sono trattati bene e che all’interno di strutture protette come i circhi gli animali possono vivere fino tre volte di più rispetto alle prospettive che avrebbero se restassero nel loro ambiente naturale, non essendo esposti ai rischi che la natura comporta. Nei circhi gli animali muoiono di vecchiaia, in seguito al decesso vengono portati in appositi centri di seppellimento ed incenerimento, in seguito alla funzione viene rilasciato un certificato della Ausl. Zoo e circhi, inoltre, sono in continuo contatto tra di loro per scambiarsi le varie specie di animali, permettendogli di riprodursi e di vivere in ambienti differenti. Questo tipo di commercio nasce anche per esigenze legali, infatti non è permesso importare animali esotici dai paesi di origine. Perciò, secondo i circensi, i leoni, le pantere e gli elefanti che si esibiscono sono di fatto italiani o europei.

Secondo Global Circus gli esercizi che vengono fatti fare agli animali sono movimenti per loro naturali, si tratta di un addestramento ai comandi del domatore. La tecnica che viene usata per educarli agli ordini si chiama ”addestramento dolcezza”, consiste nel premiare l’animale con della carne quando obbedisce correttamente. ”Ogni volta che arriviamo in una città nuova subiamo almeno due o tre controlli a settimana da parte delle autorità sanitarie che si assicurano della salute e delle condizioni di vita degli animali”. Così dichiara l’addetto stampa del circo.

Lo Stato prevede dei finanziamenti per i circhi dopo almeno tre anni di attività. Attualmente la Global Circus è sotto questa soglia di tempo, in quanto si è istituita come nuova società recentemente. Il responsabile ha dichiarato che al momento riescono a coprire tutte le spese di manutenzione attraverso la vendita dei biglietti, ma stanno valutando se accettare o meno i finanziamenti nel momento in cui supereranno i tre anni di attività.

Dall’altra parte c’è amarezza da parte delle associazioni animaliste per la decisione del Tar: “Noi continueramo in ogni caso la nostra battaglia” dice Pierpaolo Cirillo di Animalisti Italiani.

La Global Circus, inoltre, replica alle dichiarazioni rilasciate da Ersilia Orfei che ha criticato l’uso del cognome Orfei da parte di David Roscoe Orfei. ”Non è un membro della storica famiglia di circensi” ammette Global Circus che però ribatte: “Utilizza il marchio Orfei, dopo aver vinto varie battaglie legali; l’ultima si è svolta nel tribunale di Bergamo tre mesi fa”.

Lucia Gabani 14/04/2014