Le vecchie foto di Annie Oakley comunicano perfettamente quanto la sua forza fosse tutta nella sua determinazione. Traspare dallo sguardo deciso e da quella mano elegante che abbraccia con sicurezza un winchester. Era una donna coraggiosa, un’abile tiratrice passata dagli spettacoli col Wild West Show direttamente alla leggenda.
Annie riusciva a colpire una monetina lanciata in aria alla distanza di quasi trenta metri e, alla stessa distanza, poteva bucare per sei volte una carta da gioco prima che toccasse terra. La leggenda vuole che un giorno abbia addirittura centrato 4472 bicchieri su cinquemila lanciati in aria.
Aveva incominciato a sparare sin da bambina, a sette anni, quando, in Ohio, dovette contribuire a sfamare la sua famiglia, privata di figura paterna. Cacciava selvaggina e la rivendeva ai locali della contea di Darke. Col tempo maturò l’infallibile mira che la consegnò alla leggenda. Charles Katzenberger, un negoziante di Greenville, prese a rifornirsi esclusivamente da lei e distribuiva poi la selvaggina a ristoranti e hotel della regione. Annie ebbe così tanto successo nella caccia che fu in grado di pagare il mutuo di 200 dollari della casa di sua madre. E pensare che i suoi erano quaccheri, dunque restii all’uso delle armi!
Nel 1881 si spostò a Cincinnati, in visita a sua sorella Lydia Stein. In città un immigrato irlandese, Francis E. Butler, si esibiva come tiratore in uno spettacolo itinerante. Un albergatore di nome Jack Frost, che conosceva le abilità della ragazza nella caccia, la ingaggiò per sfidare quel “campionissimo”, il quale, sicuro che nessuno sarebbe riuscito a batterlo, scommise 100 dollari su se stesso e partecipò alla sfida con una certa spensieratezza. Tutto si svolse secondo le regole in voga, tra silenzi, attese trepidanti e applausi. Butler, sicuro di vincere, colpì 24 uccelli su 25. Annie 25 su 25. Con grande sorpresa di tutti, la ragazza aveva vinto. Il “campionissimo” restò di sasso, poi si accorse che Annie aveva fatto centro anche nel suo cuore.
La coppia si sposò nel 1882 e iniziò a girare il paese con i suoi spettacoli. Tre anni dopo entrambi erano nel Wild West Show di Buffalo Bill. Inizialmente Annie faceva da assistente a suo marito, ma quando questi si ammalò, lei lo sostituì e finì col superarlo in fama.
Fino a quel momento, Butler aveva ottenuto gli ingaggi più alti, ma nello spettacolo di Buffalo Bill i ruoli si invertirono. Era il nome di Annie quello che spiccava sui manifesti, era lei che attirava le maggiori attenzioni del pubblico. Non ci restò male e si fece da parte divenendo il manager della moglie.
Grazie alla sua abilità con le armi, Annie impressionò il pubblico di mezzo mondo. In Inghilterra si esibì per una stupefatta regina Vittoria. A quanto pare, con un colpo mozzò pure una sigaretta che stava fumando il futuro kaiser Guglielmo II. Toro Seduto, che aveva preso parte agli spettacoli, non riusciva a capacitarsi della bravura di quella graziosa ragazzina e la soprannominò “Piccolo colpo sicuro”.
Il pubblico prese scherzosamente a chiamare i biglietti gratuiti “Annie Oakleys” perchè i fori sembravano quelli dei proiettili nelle carte da gioco, una delle sfide preferite da Annie che restò con Buffalo Bill per quindici anni, godendosi la fama internazionale e finendo a recitare persino in uno dei primi film di Thomas Edison, nel 1894.
Nel 1901 la coppia venne coinvolta in un incidente ferroviario. Lei riportò gravi ferite e, per le conseguenze, dovette lasciare lo spettacolo, ma tutti questi racconti contribuiscono a presentarci la sua figura come quella di una donna capace di sovvertire gli schemi sociali e farsi strada in campi dominati storicamente da figure maschili, senza perdere la propria femminilità. Probabilmente era consapevole di questa sua peculiarità caratteriale. Si racconta che in Inghilterra tralasciò la mano del principe Edoardo, futuro re, stringendo prima quella della principessa Alessandra, e poi tenne una breve dichiarazione sull’uguaglianza democratica delle donne americane. Con lo stesso spirito, all’inizio della Prima Guerra Mondiale si propose di finanziare e arruolare un reggimento femminile, ma l’idea non trovò seguito.