Anche il pubblico era quasi tutto vestito di bianco, a Corte Molon, in omaggio al tema dello spettacolo, White, un viaggio nel colore dei nostri sogni, che il regista Antonio Giarola ha realizzato con la famiglia Togni del Circo Americano.
Perché di circo si tratta, ma anche di teatro. E proprio nell’unione di questi due mondi sta la particolarità di White, che il regista definisce «teatro equestre» ma è molto di più. I cavalli (ovviamente tutti bianchi) infatti interagiscono con gli artisti, con loro si muovono, quasi ballano sulle note evocative di Andreas Wollenweider: ciascuno mostra i propri virtuosismi, chi volteggiando in aria, chi gionglando, chi piegandosi in impossibili equilibri, chi zampettando nel dressage.
Il tutto avvolto nel colore bianco. Monotono? Niente affatto, tante erano le sfumature di sentimenti suscitati dalla pista del circo «en plein air», dai suoni (di Angelo Gallocchio), dalle poesie (dello stesso Giarola). Niente a che vedere con le follie colorate e rumorose dello chapiteau. Qui si è avvolti in un’atmosfera new age, fin dall’ingresso, un corridoio nel prato delimitato da candele e messaggi filosofici appesi agli alberi. Tutto bianco e calmo, se è vero, come scrive Giarola, che «la pace ha il colore della neve».
E se al debutto mancava qualche prova fonica in più, questo nulla toglie ad un progetto molto interessante, che rientra in un nuovo concetto di circo, più vicino al teatro, che si è maturato nel Novecento e che sviluppa i numeri su un tema unico unendo le arti circensi a musica, danza, canto, come fa ad esempio il Cirque du Soleil. Ed è quello che ha fatto in White Giarola, esperto di teatro equestre, con una lunga esperienza internazionale e per molti anni direttore artistico del gala di Fieracavalli: ha portato la famiglia Togni, storica dinastia circense proprietaria del Circo Americano, in un’avventura dai forti connotati teatrali.
Ecco che vediamo il giocoliere Bruno Togni (figlio del celebre ammaestratore Flavio) gionglare con le palline a tempo di musica; la sorella Adriana volteggiare alle fasce aeree come un angelo, mentre canta il giovanissimo Mario Francesco Giarola; Cristina Togni guidare sei cavalli con naturalezza e leggerezza come in una coreografia. O ancora Flavio su un cavallo percorrere un «labirinto» di fasce che si dipanano dai vestiti delle danzatrici e via così, in una perfetta simbiosi tra le arti.
Molto bello il numero di verticalisti mano-a-mano, il Duo Falco; il dolcissimo pony guidato da Rosana Bembom, l’eleganza del verticalista Christopher e della acrobata Ilaria, anche loro della nuova generazione della famiglia Togni. Ancora da segnalare i ballerini Salvatore Piras, Elena Grossule, Annarita Stile e le danzatrici del Tempio degli Elfi e la voce narrante di Antonio Verlato.
White è inserito nel cartellone «Estate a Corte» e verrà replicato il 29 e 30 luglio alle 21,30 a Corte Molon, prima di una tournée internazionale.