Circo Città di Latina – Nella pista del Festival il tricolore sarà rappresentato da due artisti nostrani

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L’illusionista Lord Nil e l’antipodista Yasmin Dell’Acqua rappresenteranno l’Italia al “Festival Internazionale del Circo – Città di Latina”. Con loro, entrano oggi a far parte del cast anche gli artisti ucraini Vitalii Kalinin, verticalista, e Tatiana, la sensuale equilibrista sul filo. Lord Nil milanese, è laureato in Scienze Politiche Internazionali.

Curioso ed appassionato viaggiatore, ha trascorso parte della sua vita in Cina; lì ha affinato le sue capacità negli sport da combattimento al punto da meritare, nel 2007, l’ingresso nella nazionale italiana di full contact cinese. Da sempre appassionato di illusionismo, escapologia e micromagia, dal 2001 ha intrapreso la professione artistica. Nel 2012, in occasione di una importante produzione televisiva dedicata all’illusionismo, Lord Nil si è qualificato tra i primi quattro illusionisti al mondo nel settore “grandi illusioni”. Sono prestigiosi i clienti nel portfolio di Lord Nil che, dal gennaio 2014, ha intrapreso una parentesi circense della propria carriera, abbracciando la tradizione, la professionalità e la familiarità del Circo Lidia Togni.

Si chiama “Odisseo” lo show di escapologia che Lord Nil presenta al Festival di Latina in anteprima mondiale: un nuovo “concept” per l’illusionismo; con “Odisseo” Lord Nil, che dichiara di avere da sempre un rapporto ossessivo con la morte e con la libertà, intende accogliere ed esprimere quell’insegnamento, di ambito medico, che gli viene dall’amico Psichiatra Matteo Rampin. Yasmin Dell’Acqua è nata a Roma nel ’95 in una delle più note famiglie circensi italiane; cresciuta all’interno del Circo del nonno Amedeo Orfei, ha calcato per la prima volta la pista da professionista all’età di tredici anni, sebbene fin dalla più tenera età si sia allenata in tutte le discipline del Circo.

Yasmin riconosce nel papà Massimiliano il suo unico maestro e nell’artista Consuelo Reyes il suo modello. Yasmine Dell’Acqua presenta a Latina un numero di antipodismo: si tratta della specialità acrobatica che consiste nel fare volteggiare con i piedi cilindri, palloni o altri oggetti, stando con la schiena a terra, appoggiata ad uno speciale sostegno. L’antipodismo, pur avendo origini antiche, è stato introdotto nel Circo verso la metà del diciannovesimo secolo. Yasmin conduce la sua performance riproponendo, con freschezza ed entusiasmo, i canoni più tradizionali della cultura circense italiana.

Tatiana è una giovane artista ucraina. Nel 2005, dopo aver frequentato per quattro anni la Scuola di Circo di Kiev, ha intrapreso l’attività artistica da professionista. Da allora si è esibita all’interno di dinner show, varietà, teatri, crociere, cabaret in Europa ed in Cina, ed ha partecipato a due Festival internazionali dedicati alle arti circensi. Tatiana presenta a Latina un numero di “filo molle”, la particolare disciplina acrobatica nella quale l’equilibrista si rapporta ad una corda solo parzialmente tesa.

Il background dell’artista permea la sua esibizione: lo stile è quello del cabaret; i canoni sono quelli più tipici dell’antica tradizione circense sebbene rivisitati in chiave moderna. La bellezza dell’artista, i costumi seducenti e la musica accattivante assegnano ai sei minuti dell’esibizione tratti di particolare sensualità. Vitalii Kalinin, da pochi giorni trentenne, è nato in Ucraina. Quella di Vitalii per il Circo è una “vocazione adulta”: egli, infatti, è entrato per la prima volta in una scuola di Circo all’età di quindici anni e, solo due anni più tardi, a Kiev, ha iniziato a prepararsi per la sua carriera artistica. Il suo debutto risale al 2004, nella Corea del Sud. La sua specialità è il verticalismo.

Si tratta di una branca delle discipline acrobatiche nella quale la forza fisica, la tecnica ed un buon equilibrio sono doti imprescindibili. Il numero in pista a Latina si intitola “Dorian Gray” e trae ispirazione dal celebre romanzo di Oscar Wilde. Nella sua performance Vitalii inserisce un elemento poco consueto per il Circo, l’acqua: essa è specchio per il vigoroso artista che, in chiave evocativa, intende comunicare la possibilità di negare il trascorrere del tempo nello sforzo di superare ogni limite umano.