PALERMO. Un nuovo modo di fare attività sportiva divertendosi e sviluppando fantasia, creatività e abilità fisiche e psicologiche attraverso l’arte circense. Sì, perché il circo, quello senza animali, può diventare una vera e propria disciplina che aiuta a migliorare il proprio equilibrio interiore e la propria tonicità fisica. Diffondere l’idea di un’arte circense che possa essere alla portata di tutti e proporla come valida alternativa agli sport più diffusi è l’obiettivo del «Circ’Opificio», la prima scuola di circo contemporaneo del Sud Italia nata, poco meno di un mese fa a Palermo, da un’idea di Marika Riggio, acrobata che ha fatto della danza la sua ragione di vita.
«L’idea è nata nel 2002 quando ho avuto il primo approccio con il circo contemporaneo – racconta Marika Riggio -. Mi ero trasferita a Roma per perfezionare la danza, quando ho cominciato a studiare le tecniche dell’acrobatica aerea e dell’acrobatica a terra. Da quel momento ho iniziato a credere fermamente sulle infinite capacità che il circo può dare, sia a livello fisico che psicologico. Successivamente, dopo avere avuto la possibilità di girare l’Europa studiando in varie scuole di circo, mi sono resa conto di quanto fuori dall’Italia si investa sulla realtà circense: una realtà concreta che può dare anche risvolti professionali non indifferenti».
E così, dopo l’inaugurazione a settembre della scuola che ha sede presso il centro Winning di via Lanza di Scalea 960, al «Circ’Opificio» sono già partite le lezioni per grandi e piccini. «L’Acrobatica aerea, seppur tra le più difficili, è la disciplina che affascina maggiormente – spiega l’insegnante -. Giocoleria, parkour, acrobatica a terra e il mano a mano sono quelle meno diffuse ma, grazie alle lezioni-prova gratuite, stiamo dando ai ragazzi la possibilità di conoscerle e di capire il tipo di lavoro svolto». Si tratta di corsi amatoriali aperti a tutti, dai ragazzi di 11 anni fino agli adulti senza limiti d’età. Tra le altre proposte didattiche anche i corsi di approccio «Nano e micro circo» per i bimbi dai 5 ai 10 anni, un modo per avvicinarli al mondo circense in chiave ludica.
E proprio quest’ultimi sono quelli che stanno riscuotendo maggiore successo, tanto che «abbiamo dovuto aggiungere nuove classi in quanto quelle previste avevano raggiunto il numero massimo di allievi», chiarisce Riggio. Ma il riscontro è positivo anche tra i più grandi. «I palermitani stanno rispondendo con grande entusiasmo – aggiunge la fondatrice del centro -. In meno di un mese abbiamo già completato i posti disponibili in tre corsi.
Tantissime poi le donne che partecipano alle lezioni, ma anche tanti giovani che trovano il lavoro a scuola molto dinamico e divertente». Tra gli obiettivi del «Circ’Opificio», infatti, c’è anche quello di diventare un punto di riferimento nell’ambito circense sotto il profilo didattico-culturale e di trasformare così il rapporto tra pubblico e circo. «Attraverso esso – conclude Marika -, si possono apprendere i principi fondamentali della psicomotricità, tra cui la coordinazione, l’equilibrio, l’agilità, la concentrazione e l’espressione teatrale. È un’esperienza ad alto contenuto sportivo e pedagogico che favorisce la socializzazione, coniugando esercizio fisico e divertimento».