Cerimonia davanti alle tombe di Aristide Togni e della moglie Teresa
Il presule Giuseppe Pellegrini: voi siete un'opportunità culturale
PORDENONE – La famiglia circense Togni-Casartelli riscopre le sue radici pordenonesi rendendo omaggio a due avi sepolti nel Cimitero di via Cappuccini e rinsalda i rapporti con la Chiesa, al punto che il vescovo Giuseppe Pellegrini promette: presto al circo. La cerimonia ha visto numerosi circensi della famiglia Togni riunirsi davanti alla tomba di Aristide e della moglie Teresa De Bianchi, bisnonni di Holer ed Elvio, due fra le figure di spicco della famiglia.
Il rapporto dei circensi con la Chiesa si sviluppa nella collaborazione con la Fondazione Migrantes e con il Consiglio pastorale per i migranti, passando attraverso un momento fondamentale come il ricevimento in Sala Nervi da parte di papa Benedetto XVI e la speranza, in futuro, di un appuntamento in piazza San Pietro con papa Francesco.
Un legame confermato dal vescovo di Pordenone, Giuseppe Pellegrini, che esprime «tutta la mia vicinanza e stima per quello che siete e per quello che fate. Chi non ricorda il circo da piccolo? Era un’opportunità di festa, perché si usciva dalla quotidianità e si entrava in un ambiente magico. Il circo è stato ed è ancora un'opportunità culturale, con tutta l'attenzione al rispetto delle persone, degli animali, delle cose e dell'ambiente».
La stessa Diocesi – ha annunciato don Della Torre – avrà presto un incaricato per questo settore e monsignor Pellegrini, invitato a visitare il circo Medrano anticipa i tempi: «Potrei esserci già per la prossima tappa di Conegliano». Sullo sfondo la polemica con gli animalisti e chi il circo lo contesta: «Qua i sindaci ti tollerano, mentre basta andare a Mentone o a Chiasso e ti vengono ad accogliere alle porte del paese».
di Lara Zani