Dal 17 al 21 Ottobre 2024 a Latina, la 25^ edizione dell’International Circus Festival of Italy.

Si entra nel vivo della Special Anniversary Edition: sciolta la riserva sui primi quattro numeri ammessi alla competizione. Gli artisti in gara si avvicenderanno agli special guests che rappresenteranno le famiglie che hanno fatto la storia del Circo italiano.

Gli uffici di produzione del Festival confermano la tradizione di rivelare poco alla volta il cast dell’imminente edizione numero 25.

Provengono da Ucraina, Repubblica Popolare Cinese, Kazakistan, Colombia, Perù e Repubblica Ceca i primi artisti ai quali spetterà l’onere di rappresentare i loro Paesi d’origine nell’ambitissima pista di Latina. Nei successivi comunicati la Produzione rilascerà ulteriori anticipazioni sul cast e su numerose altre sorprendenti novità.

1. STRAKHOV FAMILY

Ucraina – Mano a mano

A CINQUE ANNI DALLA LORO PRIMA PARTECIPAZIONE, IL RITORNO DALL’UCRAINA DELLA FAMIGLIA STRAKHOV.

La famiglia Strakhov ha fatto la storia del Circo in Ucraina: gli Strakhov sono acrobati ed al tempo stesso addestratori di tigri. Danylo, da oltre 40 anni in pista, è fermamente impegnato nella formazione delle nuove generazioni di artisti: già nel 2019 partecipò a Latina alla ventesima edizione del Festival con suo figlio Oskar. A distanza di cinque anni la loro performance si arricchisce grazie alla partecipazione della figlia più piccola di Danylo: la giovanissima Karolina. Gli Strakhov presentano un numero di mano a mano, una disciplina che necessita grande affiatamento tra chi la pratica; nulla di meglio, dunque, per un papà che intenda tramandare ai suoi due figli tutto l’amore e la passione per l’arte circense. Nei sette minuti e mezzo della loro esibizione, due diversi stili si alternano: quello dei gangster, affidato ad Oskar, oggi quindicenne, e quello della danza che vede Karolina come protagonista a soli otto anni di età.

2. LAN SHI XIONG

Repubblica Popolare Cinese – Filo molle

L’ANTICA TRADIZIONE ARTISTICA CINESE NUOVAMENTE RAPPRESENTATA AL FESTIVAL D’ITALIA.

La Repubblica Popolare Cinese vanta una delle più ricche tradizioni circensi: di generazione in generazione, la scuola artistica cinese ha conservato l’impronta di una cultura antica e rigorosa, intrisa al tempo stesso di slanci verso l’innovazione e la sontuosità degli allestimenti. Lan Shi Xiong pratica le discipline acrobatiche dall’anno 2000; formatasi presso la Guangxi Arts School, da dieci anni si è specializzata nel cosiddetto filo molle, una delle tre varianti dei numeri di equilibrismo sul filo oltre al filo alto ed al filo basso: il filo molle si distingue proprio per la debole tensione dell’attrezzo. L’esperienza professionale di Lan Shi Xiong è già ricca: gli anni trascorsi dapprima a Las Vegas e poi in Europa l’hanno resa un’artista apprezzata in tutto il mondo così come attestato da un importante riconoscimento ottenuto lo scorso anno in Kazakistan.

3. TROUPE AZIZOV

Kazakistan – Barra russa

SPETTACOLARE, PERICOLOSA, ATTESA DAL PUBBLICO: LA BARRA RUSSA TRA LE DISCIPLINE IN COMPETIZIONE.

La Troupe Azizov è un gruppo di giovani artisti provenienti dal Kazakistan. Presentano un numero di barra russa, una fra le discipline acrobatiche più complesse e pericolose. La forza elastica prodotta dalla deformazione della barra insieme all’abilità dei porteur sono il motore delle evoluzioni aeree delle agili: la barra russa della Troupe Azizov è impreziosita da trucchi che denotano il possesso di abilità particolari: salti mortali, avvitamenti, twist e flip in avanti e all’indietro sono solo alcuni dei passaggi acrobatici più spettacolari della performance. In pista dal 2015, la troupe si è esibita in numerosi Paesi europei ed asiatici conquistando vari riconoscimenti.

4. TROUPE ORTIZ

Colombia, Perù, Repubblica Ceca – Filo alto

LE IMPLICAZIONI MULTICULTURALI DEL CIRCO SONO PRESENTI NELLE DIVERSE NAZIONALITÀ DELLA TROUPE ORTIZ.

La Troupe Ortiz è il sodalizio tra sette giovani artisti di tre differenti nazionalità: Colombia, Perù e Repubblica Ceca; il loro leader, il colombiano Diego Alexander Ortiz, ha appreso dal padre i segreti della sua specialità, il filo alto, che pratica da oltre vent’anni. Si tratta di un numero caro alla tradizione circense cui, nell’immaginario collettivo, vengono comunemente riferiti persino i significati metaforici associati all’immagine dell’equilibrista sul filo. Ma quando all’equilibrista si sostituisce un’intera troupe le immagini evocano pericolo, audacia e complessità: queste le implicazioni della leggendaria piramide umana a sette persone che la Troupe Ortiz presenta nel corso dei 12 minuti della sua esibizione a grande altezza.