Circo Knie. Spettacolo bello, bilanciato che corre veloce… scivola però sulla clownerie

Avatar Davide Vedovelli

Agno, tournée 2024 del circo Nazionale Svizzero Knie, spettacolo di sabato 7 dicembre ore 13:30.
Come tradizione raggiungo il colosso svizzero certo di vedere uno spettacolo bello e di alto livello
tecnico.
Le aspettative non sono deluse e lo spettacolo che presentano è ben bilanciato e fluido, la parte
tecnologica è funzionale allo show e senza eccessi di acqua e fuoco.
Ad essere protagonisti sono gli artisti ed i numeri presentati sulla pista rialzata che garantisce una
visibilità incredibile. Anche i cavalli sono meno presenti rispetto agli anni precedenti portati in pista
in un solo frangente. Nello spettacolo delle 13.30 non è presente la band Pegasus e gli intermezzi
sono affidati ad un cabarettista ticinese. Questo forse l’unico neo dello spettacolo: ancora una volta
si percepisce (e non ci si spiega) l’assenza di un clown capace di far ridere e coinvolgere uno
chapiteau con 2000 persone presenti. La parte comica presente ad Agno non ha però funzionato
facendo sorridere alcuni dei presenti ma nulla di più. Peccato.


Il resto però è grandissimo circo: menzione particolare alla doppia ruota della morte veloce e
spericolata che regala fiumi di adrenalina al pubblico ed alla troupe cinese che combina acrobatica e
giocoleria. Di grande effetto l’apertura dello show con giocoleria orizzontale con le sferre luminose.
Knie è stato capace di rinnovarsi, cambiare e imparare dal passato raccogliendo e facendo tesoro
delle percezioni e del gusto del proprio pubblico.
Dopo la tournée del centenario, la successiva ibridazione con Flic Flac e le moto acrobatiche e show
adrenalinici, l’utilizzo di acqua e fuoco “senza badare a spese”, Knie torna a proporre un show
sobrio e molto ben equilibrato dove adrenalina, poesia, tecnica e coreografie si fondono per dare
vita ad una ricetta davvero godibile e ben riuscita.
Agno ha accolto Knie con un buon riscontro di pubblico proveniente anche dall’Italia confermando
la voglia di grande circo da parte del pubblico disposto anche a percorrere molti chilometri per uno
spettacolo di questo livello (voglia difficile da soddisfare nel nostro paese purtroppo) dove i recenti
fatti cronaca dipingono un panorama non certo roseo.
La cultura o non cultura circense si riflette inevitabilmente in tutti gli aspetti: dalle strutture, alla
scelta artistica, alla comunicazione.
Knie cura ogni aspetto prestando attenzione ad ogni dettaglio; un circo che fa tendenza e da cui poi
molti prenderanno spunto. Bravi. Voto 8