Al Teatro Gerolamo di Milano dal 28 febbraio all’8 marzo 2025
Acrobazie aeree e clownerie sono gli ingredienti principali del nuovo spettacolo del circo di Paride Orfei, il figlio di Nando, che torna nella storica sala milanese di Piazza Beccaria, celebrato monumento nazionale, per il terzo anno consecutivo, dal 28 febbraio all’8 marzo 2025.
Prodotto dalla società “Circo dei Sogni Entertainment” per la regia dello stesso Orfei e la direzione artistica di Roberto Bianchin, il “CircoTeatro Gerolamo” -Un Circo dell’Ottocento in un Teatro dell’Ottocento- nasce da un progetto di Bianchin, scrittore e giornalista, Premio Massimo Alberini per la critica circense, che quando ricoprì l’incarico di Direttore Artistico del Teatro Gerolamo, riaprendolo nel 2016 dopo 33 anni di chiusura, sognò di far scomparire con un tocco di bacchetta magica le eleganti poltroncine di velluto verde della platea per lasciare il posto a una luccicante pista stellata in un affascinante ritorno alle origini.
Il delicato “volo d’amore” alle cinghie aeree di due acrobati di talento come la bulgara Sneja Nedeva e l’italiano Cristian Orfei, discendente della celebre famiglia che ha scritto la storia del circo italiano, è tra i punti di forza del programma di numeri aerei, che comprende anche le evoluzioni dell’acrobata Simone D’Agostino con il suo tourbillon di “strappate”, e la spettacolare “Spirale Aerea” interpretata e cantata da Noemi Nox.
Decisamente “esplosiva” la clownerie di “Mister Bang” (all’anagrafe il francese Benjamin Delmas), caposcuola del “teatro fisico”, nato come artista di strada nella metropolitana di Parigi, già star del Cabaret Bizarre di Zurigo, che ha calpestato “con fragore” teatri e piazze di mezzo mondo. A fargli da contraltare, la raffinata poesia del mimo e clown “Carillon” (Paolo Casanova), per molti anni vedette indiscussa del Circus-Theater Roncalli in Germania. Non manca un omaggio alla storia della clownerie, per celebrare una storica gag che compie cent’anni, “Non è mio fratello, non è mia sorella”, messa in scena nel 1925 dalla coppia di clown Dario e Bario (i fratelli livornesi Dario e Manrico Meschi), famosissimi nella Francia della prima metà del Novecento.
Molta ironia anche nelle esibizioni dei campioni di ventiloquismo lirico Naimana Casanova e Daniele Tommasi, rivelatisi nella trasmissione di Rai2 “Dalla strada al palco”, con le loro celebri arie d’opera e canzoni d’autore, e i loro bizzarri personaggi. Completano il cast, il sorprendente verticalista Samuele Manfredini, la vorticosa giocoleria “in bouncing” di Deniel De Rocchi, le clave volanti di Nicolas Veloza. Al violino, la talentuosa Nicole Davis.
Nel corso dello spettacolo, anche un omaggio a Enzo Jannacci che proprio sul palcoscenico del Teatro Gerolamo si esibì agli inizi della sua folgorante carriera (nella rivista “Milanin Milanon” del 1962), e un omaggio speciale alle signore nella serata dell’8 marzo.
Biglietti disponibili per tutte le rappresentazioni sul sito del Teatro Gerolamo > www.teatrogerolamo.it