Italiano di origini francesi, rappresentante della settima generazione di una famiglia circense, David Larible si è affermato a livello internazionale come una vera e propria star del circo, consacrato da riconoscimenti quali il Clown d’Argento nel 1988 e Clown d’Oro nel 1999 al Festival Montecarlo. Lo spettacolo Il clown dei clown raccoglie in settanta minuti le esperienze di Larible collezionate sui palcoscenici di tutto il mondo. E’ un racconto, per suggestioni e gag, del suo percorso artistico, e un ritratto realistico e allo stesso tempo poetico del mondo della clowneria, arte antica riletta con uno sguardo sempre nuovo. Uno spettacolo capace di lasciare a bocca aperta i più piccoli e di emozionare gli adulti.
David Larible martedì 6 gennaio Teatro Novelli, ore 21 scritto, diretto e interpretato da David Larible al piano il Maestro Stephan Kunz e con Andrea Ginestra disegno luci Mirko Oteri direzione tecnica Roberto Medini direzione artistica Alessandro Serena produzione Circo e Dintorni.
David Larible
Nato a Verona nel 1957 in una famiglia di tradizione circense, David Larible cresce sulla pista ed acquisisce un bagaglio di esperienze innumerevoli: inizia come trapezista, poi pattinatore, giocoliere, in seguito ballerino e acrobata a cavallo, dimostrando una poliedricità ed un senso dello spettacolo unici ed inimitabili. Si esibisce già da ragazzo con la propria famiglia nei più famosi circhi italiani ed europei, fra cui Orfei e Circo Nock. Da anni definito dalla stampa “il più grande clown del mondo”, David Larible è forse l’unico comico vivente in grado di esibirsi sia per il pubblico intimo dei teatri, sia davanti a platee come quella del Madison Square Garden, dove è stato visto da oltre 120.000 persone in un solo week end.
Il “clown dei clown” David Larible è italiano, ma da Barnum diventa una stella dello spettacolo popolare americano e conquista spettatori di ogni tipo. Fra i suoi ammiratori Francis Ford Coppola, Jerry Lewis e Woody Allen. Rapisce, seduce, commuove. Arriva in punta di piedi, lo sguardo distratto, le mani in tasca e il passo incerto. Ma pochi gesti e pochi movimenti trasformano il suo incedere in una strepitosa risata e una valanga di divertimento. I suoi riferimenti sono tanti, fra tutti quello a Charlot, sia per la comicità con retrogusto di poesia, sia perché il suo costume (in particolare il cappello) è dichiaratamente ispirato a quello di Jackie Coogan de Il Monello di Chaplin. Nelle sue gag gioca sempre con i grandi miti classici dell’italianità: la prima ballerina, l’opera lirica, la musica classica, con brani tratti da Mascagni e Leoncavallo. Uno stile inconfondibile che attinge dalla tradizione circense del clown Augusto e s’incontra con Fellini, passando per la Commedia dell’Arte.
(tratto dal sito www.circoedintorni.it)
La scheda dello spettacolo
Lo spettacolo può considerarsi la summa dei migliori numeri di David. E’ il frutto di anni d’esperienza diretta trascorsi calcando le scene di tutto il mondo: dal piccolo schermo, alla scuola di vita del circo classico italiano, passando per le grandi e roboanti arene americane e sud americane, fino ad approdare nei più prestigiosi teatri di prosa.
Ma non è solo questo. Si tratta, prima di tutto, di una confessione artistica di David, un ritratto sincero della sua maschera e dell’uomo che la indossa, sempre meno distinguibili, un piccolo manuale di riso e poesia. In questo speciale allestimento David vuole evocare il mondo del clown nel suo aspetto più intimo e realistico ma nello stesso tempo poetico. Alterna gag visuali a brani musicali (suona cinque strumenti) attingendo dal repertorio classico della clownerie al quale però, alla maniera dei Comici dell’Arte, apporta decisive innovazioni.
Spettacolo è la messa in scena fluida e coordinata dei suoi migliori numeri. David rapisce, seduce, commuove. Commuove per la sua semplicità per la naturalezza con cui davanti ai nostri occhi plasma la realtà di tutti i giorni: con lui il pubblico riesce a cancellarne il peso, ricomincia a giocare e vola con la poesia in alto, dove le cose diventano piccole e perdono quel contorno serio e quotidiano. Alla fine di questa avventura, guardandoci intorno sorridenti, ritroviamo le cose di sempre, le riconosciamo a fatica dopo che hanno brillato di luce propria, ma sappiamo che è sempre stata la nostra realtà quella che avevamo sotto il naso. David trasforma anche noi, il pubblico. Si dirige verso la platea, sceglie chi lo guarda negli occhi e lo
coinvolge nel suo spettacolo dando così ogni volta una unicità e irripetibilità che sorprende e affascina. Affascina soprattutto la spontaneità e immediatezza con cui si rapporta al pubblico, riuscendo a rendere chiunque una perfetta spalla comica. Schernisce e ridicolizza, ma con un’ingenuità e simpatia disarmanti. Lo spettacolo è un crescendo, non tanto nell’abilità del comico, ma di emozioni: risata dopo risata il pubblico si avvicina l’uno all’altro, sorride con e del suo prossimo, in sala penetra un senso di compartecipazione. E David ne è profondamente consapevole.
Ti senti parte di qualcosa quando ridi… ridendo non ci sentiamo soli. Solo ora David, dopo averci fatto abbandonare la nostra maschera, può abbandonare la sua per riprendere con umiltà da dove aveva iniziato: essere un uomo qualunque.
Prosegue la promozione “Che spettacolo di Natale!“ che propone l’acquisto di due biglietti al costo di 30 euro fino a esaurimento posti disponibili.
Biglietti. Platea A € 20 – Platea B e galleria € 15 Under 29 con CultCard, ragazzi fino a 14 anni € 10
Tutte le informazioni sulle prevendite e gli aggiornamenti sul programma sono consultabili sul sito www.teatroermetenovelli.it.
Lucia Renati