Comunicazione in merito all’articolo sul circo a Gioia Tauro

Avatar Simone Cimino

A seguito di una comunicazione telefonica da parte della direzione del circo gestito dalla famiglia Zavatta in merito al loro soggiorno nella piazza di Gioia Tauro, si evidenziano le giustificazioni relative alle grandi problematiche avute dal circo subito dopo la piazza di Marina di Gioisa Jonica (RC), precedente a quella di Gioia Tauro, dove effettivamente Zavatta presentava uno spettacolo tecnicamente valido e con un interessante parco zoologico.

Purtroppo esigenze interne hanno creato una serie di notevoli problemi tanto da farlo arrivare nella piazza di Gioia Tauro con uno spettacolo ridimensionato anche se la direzione avrebbe voluto presentare lo spettacolo che in precedenza aveva raggiunto tanti apprezzamenti per la qualità.

Pertanto, vogliamo precisare che l’articolo in questione (riportato sotto) era basato su una critica del tutto costruttiva fatta da un nostro apprezzato collaboratore intenditore di spettacoli cirensi il quale si è sempre prodigato spassionatamente in tutti sensi con grande impegno e sacrifici a favore di tutti i complessi circensi che hanno soggiornato nella Piana di Gioia Tauro e nella Provincia di Reggio Calabria.

Affinché la famiglia Zavatta torni ai livelli che occupava un tempo nel mondo del circo italiano ed europeo, siamo solidali a tale famiglia in questo momento di crisi a seguito di varie situazioni negative createsi. 

Ricordiamo che la famiglia Zavatta ha portato i propri spettacoli in Calabria, dalla Sila al profondo Aspromonte, essendo ancora l’unico circo ad installare la propria struttura in alcuni paesi sconosciuti per altri circhi. Circo storico per i calabresi in quanto affezionato da legami con questa terra molto forti; intere generazioni hanno assistito ai suggestivi spettacoli con animali esotici che la famiglia portava sotto il loro tendone.

Auguriamo alla famiglia Zavatta di ritornare al lustro di un passato glorioso come il nome che porta!

Sottolineiamo che Circus News è un sito indipendente di informazione sul mondo circense, il quale vuole garantire la trasparenza e anche un diritto di critica sempre costruttiva e propositiva sin dal giorno della sua fondazione e così continuerà ancora di più a fare nel futuro senza mai lasciarsi intimidire o condizionare da indegne considerazioni. 


 

Un circo pressoché fantasma debutta a Gioia Tauro

Il secolare Circo Zavatta che nei vari decenni ha presentato sempre con grande dignità spettacoli nei 409 Comuni del comprensorio dell’intera Calabria, dopo un periodo di fermo nella sua attività, è ritornato ad installare le proprie tende nella città di Gioia Tauro. Il circo, presentato alla città con semplici manifesti e locandine generalizzate senza una denominazione sociale e con la dicitura il Circo degli Animali (foto in allegato), è stato promozionato con biglietti sconto e plance su pali riportanti la denominazione sociale del Circo Martini Orfei, il tutto sotto lo chapiteau di Zavatta. Moltissima gente non ha capito quale circo ha visto.

Anche nella data del debutto non c’è stata trasparenza, nei biglietti sconto e nelle plance veniva riportato il 13 Agosto, mentre nelle locandine il 14 Agosto.   

La stessa data del debutto non è stata certamente oculata infatti la stessa coincideva con la Festa del Patrono della Città. Forse la direzione del circo avrebbe voluto essere inserita con i propri spettacoli dall’Amministrazione Comunale nei festeggiamenti cittadini?

Lo spettacolo presentato è stato leggerissimo, usiamo questo termine per essere benevoli nei confronti del grande amico Alessandro Zavatta, tra l’altro senza l’ombra di alcun animale a differenza di quanto pubblicizzato. Gli animalisti ne possono essere fieri. Ma la città di Gioia Tauro merita tutt’altri spettacoli sotto tutti gli aspetti. Alcuni dei numeri presentati provenienti dal Paranormal Circus spettacolo del terrore sono assolutamente improponibili ai bambini. E’ stato veramente toccante vedere l’impressione di spavento e di disgusto dei bambini presenti, questo è veramente intollerabile e non culturale, questi numeri sono proponibili solo negli spettacoli specifici e non all’interno di un circo tradizionale. Certo la situazione economica attuale è quella che è ma è certamente opportuno che il Circo Zavatta, attualmente fuori dall’Ente Circhi nella sua gestione, si organizzasse saggiamente ritornando a portare alto un antico e prestigioso nome circense, quello della Famiglia Zavatta.

Altrimenti, cosi facendo per logica si potrebbero proporre speculativamente delle proroghe di copertura, ma poi addirittura si rischia di rimanere bloccati su una piazza a tempo indeterminato per necessità economiche.

Clemente Corvo 

 

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