Lunedì 26 ottobre Papa Bergoglio ha ricevuto in udienza in Vaticano, nell’Aula Paolo VI, cinquemila partecipanti al pellegrinaggio mondiale del popolo gitano che si è tenuto a Roma dal 23 al 26 ottobre 2015. Nell'accoglierli, il Pontefice ha utilizzato un'espressione della loro lingua, il romanì: "O Del si tumentsa!" vale a dire "il Signore sia con voi". Il pellegrinaggio è stato promosso dal Pontificio Consiglio della Pastorale per i Migranti e gli Itineranti in collaborazione con la Fondazione Migrantes della Conferenza Episcopale Italiana, con l’Ufficio Migrantes della Diocesi di Roma e con la Comunità di Sant’Egidio, per commemorare il 50° anniversario della storica visita del Beato Paolo VI al campo nomadi di Pomezia (26 settembre 1965). Per l'incontro con Papa Francesco è stata chiesta la collaborazione con l'Ente Nazionale Circhi – Circo.it e col suo presidente Antonio Buccioni.
Nel suo discorso il Papa ha voluto lanciare un forte appello al popolo gitano: «Cari amici, non date ai mezzi di comunicazione e all’opinione pubblica occasioni per parlare male di voi. Voi stessi siete i protagonisti del vostro presente e del vostro futuro. Come tutti i cittadini, potete contribuire al benessere e al progresso della società rispettandone le leggi, adempiendo ai vostri doveri e integrandovi anche attraverso l’emancipazione delle nuove generazioni. Vedo qui in Aula molti giovani e molti bambini: sono il futuro del vostro popolo ma anche della società in cui vivono. I bambini sono il vostro tesoro più prezioso. La vostra cultura oggi è in fase di mutazione, lo sviluppo tecnologico rende i vostri ragazzi sempre più consapevoli delle proprie potenzialità e della loro dignità, e loro stessi sentono la necessità di lavorare per la promozione umana personale e del vostro popolo. Questo esige che sia loro assicurata un’adeguata scolarizzazione. E questo dovete chiederlo: è un diritto!».
Vogliano ricordare, inoltre, che uno chapiteau è stato allestito (per la prima volta nella storia) nel santuario del Divino a Roma – dove il card. Vegliò ha celebrato la messa per tutti i pellegrini del popolo gitano – che all'udienza con Papa Francesco nell'Aula Nervi, ha potuto vedere uno spettacolo per la cui realizzazione, il Pontificio Consiglio della Pastorale per i Migranti e gli Itineranti, sempre in collaborazione con l'Ente Nazionale Circhi (la "regia" dell'evento è stata curata da Alessandro Serena). Gesti che sottolineano anche il rapporto antico che intreccia i destini delle gente del circo e dello spettacolo viaggiante con i popoli gitani. Il tendone (nella foto) è stato allestito dalla famiglia di Edoardo Vassallo, circo Rony Roller.
Giuseppe Calarota