Il mondo del “Circo” nel “Cinema” Moira Orfei in “Totò e Cleopatra

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Questa settimana, cari amici, ci occuperemo dell’icona per eccellenza del circo italiano che non ha bisogno di presentazioni. Stiamo parlando di Moira Orfei, artista circense che ha fatto della sua bizzarra immagine, un’icona unica e inconfondibile, con quei suoi capelli corvini raccolti in alto in una crocchia, il trucco pesante da artista sempre pronta ad entrare in scena, i costumi di lustrini e paiettes, le unghie lunghissime e laccate, e il perenne sorriso quasi stampato sul volto.

Figlia d’arte, padre clown e madre circense, Moira è stata il simbolo stesso del circo Orfei in Italia e nel mondo. La sua carriera artistica l’ha vista cavallerizza, trapezista e acrobata, conservando nel cuore anche un altro amore, quello per il cinema. Un cinema che le ha permesso di interpretare, in fondo, se stessa. Da dominatrice di elefanti, a dominatrice di uomini e pubblico.

A scoprirla è stato Dino De Laurentiis che le consigliò di rinnovare il look: raccogliere i capelli in un turbante e chiamarsi Moira. Il suo vero nome era, infatti, Miranda. E da allora arrivarono in effetti, una serie di belle esperienze e importanti film.

Ha girato quarantasette film e ha cominciato a recitare per puro caso. Uno su tutti sicuramente Signore & signori di Pietro Germi, che disse alla provetta attrice circense: “Moira se tu studiassi recitazione, saresti brava come la Loren”. Poi, tutti la ricordiamo nei panni della moglie di Christian De Sica che, sbraitava e urlava contro un inetto marito nel film Vacanze di Natale ’90. Moira amava definirsi una zingara di successo, sempre tra tigri e animali feroci. Di tanti film ricordiamo anche Casanova ’70 con Mastroianni, e i due con TotòTotò e Cleopatra e Il Monaco di Monza, ma il suo più grande amore era però il circo, come lei stessa ha sempre affermato.

Moira ci ha lasciato il 5 novembre 2015, all’età di 83 anni, è stata rinvenuta morta dai propri familiari nella sua casa mobile a Brescia dove si trovava il suo circo. In elenco, vogliamo riproporre i titoli dei film dove la Moira ha recitato:

Gli amori di Ercole, regia di Carlo Ludovico Bragaglia (1960); Sotto dieci bandiere (1960); Ti aspetterò all’inferno (1960); Ursus (1960); La Venere dei pirati, regia di Mario Costa (1960); Drakut il vendicatore, regia di Luigi Capuano (1961); Maciste l’uomo più forte del mondo (1961); Rocco e le sorelle, regia di Giorgio Simonelli (1961); Armi contro la legge, regia di Ricardo Blasco (1961); Che femmina!! e… che dollari!, regia di Giorgio Simonelli (1961); Il figlio dello sceicco (1962); I tromboni di Fra’ Diavolo (1962); Ursus nella valle dei leoni (1962); Gli italiani e le donne, regia di Marino Girolami (1962); I due mafiosi (1963); Totò contro i quattro (1963); Totò e Cleopatra (1963); Zorro contro Maciste (1963); Divorzio alla siciliana (1963); Il monaco di Monza (1963); I due gladiatori (1963); Goliath, regia di Siro Marcellini (1963); La rivolta dei pretoriani (1964); Ercole, Sansone, Maciste e Ursus, gli invincibili (1964); Il trionfo di Ercole (1964); Casanova ’70 (1965); Come inguaiammo l’esercito (1965); I due sergenti del generale Custer (1965); L’incendio di Roma (1965); Due mafiosi contro Al Capone (1966); Signore & signori (1966); Straziami, ma di baci saziami, regia di Dino Risi (1968); Paolo il freddo (1974); Profumo di donna (1974); Il cav. Costante Nicosia demoniaco ovvero: Dracula in Brianza (1975); Arrivano i bersaglieri (1980); Viaggio di nozze in giallo (1990); Vacanze di Natale ’90 (1990); Natale in India (2003)

Vogliamo omaggiarla con il film: Totò e Cleopatra

E ora proponiamo un elenco di film proposti per questa settimana, in modo ridotto, visto l’ampio servizio su Moira Orfei:


Due bianchi nell’Africa Nera (Italia 1970) – Regia di Bruno Corbucci – Curiosità: Il film si apre con una splendida vista panoramica del Circo nell’Acqua di Darix Togni. Un grande chapiteau circolare con cupola rotonda, di colore blu. Dalla panoramica si vede anche la piscina che contiene l’acqua che durante l’intervallo viene pompata in circo per riempire la pista d’acqua. Il film prosegue per un paio di minuti in una sequenza ambientata dietro al circo: si vede il camion degli elefanti, ma probabilmente è stata girata in un secondo momento o in un set ricostruito. Non sembra lo stesso circo.

I clowns, (Italia/Francia/Germania Ovest, 1970) – Regia di Federico Fellini.

In questo documentario Fellini da libero sfogo a tutto il suo amore per l’arte circense, ritorna ai ricordi di bambino, e ricostruisce la vita triste e gioiosa di chi fa il pagliaccio di professione. Malinconico ed affascinante ritratto di un mondo. Guarda uno spezzone del film.

La Regina dei Vampiri (Vampire Circus) (GB 1971) – Regia di Robert Young

Paolo il Freddo (Italia, 1974) – Regia di Ciccio Ingrassia

La morte del direttore del circo delle Pulci (Der Tod Des Flohzirkusdirektors) (Svizzera 1973) – Regia di Thomas Koerfer

Il circo di Tati (Parade) (Francia/Svezia 1974) – Regia di Jacques Tati

arrivederci a DOMENICA prossima (6. continua)

Giuseppe Calarota