Il mondo del “Circo” nel “Cinema” “IL SECONDO TRAGICO FANTOZZI” e “STRINGIMI FORTE PAPA’”

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Nelle rubriche precedenti abbiamo parlato di due icone del circo che, oltre al mondo circense, hanno dato il loro contributo anche al cinema. Stiamo parlando di Liana e Moira Orfei. Oggi aggiungiamo un altro colosso del circo italiano, Nando Orfei.

Sin da giovane si interessò alla recitazione, cominciando a recitare nelle vesti di attore comico, domatore, giocoliere e clown negli spettacoli di famiglia. Svolse anche un’intensa attività in teatro e nel circo. Interessante fu la sua esperienza cinematografica, che può annoverare al suo interno solamente quattro pellicole, delle quali due dirette da Federico Fellini. Dopo neanche un decennio dall’esordio sui grandi schermi, Orfei si ritirò dal cinema per dedicarsi più assiduamente all’amato teatro ed al circo.

Era fratello di Liana Orfei; cugino di Moira Orfei; padre di Paride, Ambra e Gioia Orfei; sposato dal 1963 con Anita Gambarutti.

Muore nel 2014 all’Ospedale San Raffaele di Milano, all’età di 80 anni dopo una lunga malattia, un pioniere dell’arte circense italiana nel mondo.

Ecco le poche pellicole dove ha partecipato: MMM 83 – Missione morte molo 83, regia di Sergio Bergonzelli (1966); I clowns, regia di Federico Fellini (1971); Amarcord, regia di Federico Fellini (1973) – Patacca, lo zio di Titta; L’ingorgo, regia di Luigi Comencini (1979) – l’autista di Montefoschi; E la nave va, regia di Federico Fellini (1983).

Ed ora passiamo al consueto elenco:


Avventura al Circo di Mosca (Circus v circuse) (URSS, Cecoslovacchia 1975) – Regia di Oldrich Lipský.

Il Venditore di Palloncini (Italia, 1975 – Regia di Mario Gariazzo – La trama del film: Giacomino è un bambino figlio di una ballerina di varietà che lo ha affidato al padre per fuggire con l’amante. Con il passare degli anni è il ragazzo che si deve occupare del padre, ormai alcolizzato, dedicandosi allo spettacolo di marionette per poter in qualche modo sopravvivere. Colpito da una forma grave di anemia, Giacomino verrà ricoverato e in ospedale riceverà la visita della madre e di un misterioso “venditore di palloncini”. – La scena finale del “Il venditore di palloncini” su questo link

Buffalo Bill e gli Indiani  (Buffalo Bill and the Indians) (Sitting Bull’s History Lesson) (USA 1976 – Regia di Robert Altman


IL SECONDO TRAGICO FANTOZZI

Italia, 1976 – Genere Comico – durata 105’ – colore

Regia di Luciano Salce

Con Paolo Villaggio, Anna Mazzamauro, Gigi Reder.

TRAMA

Il ragionier Ugo Fantozzi è ancora protagonista, suo malgrado, di imprese disastrose. Sorteggiato per accompagnare al casinò di Montecarlo uno dei suoi principali, per portargli fortuna è costretto a rimpinzarsi d’acqua minerale fino a levarsi in aria come un palloncino. Tornato in Italia, partecipa a una cruenta battuta di caccia, durante la quale si spara addosso. A Genova, è tra i partecipanti al varo di una nuova nave, ma la bottiglia di champagne si infrange sulla sua testa invece che sullo scafo. Invitato a una festa a casa di aristocratici, si brucia il palato con dei pomodori piccanti e deve difendersi da un terribile alano che lo insegue fino a Roma. Quando si finge ammalato per portare la figlia Mariangela al circo, per non farsi scoprire da un suo superiore, anch’egli presente allo spettacolo, si nasconde nel cannone che lo ‘spara’ poi verso Agrigento. Durante una proiezione cinematografica del celebre film “La corazzata Potemkin” si mette a capo di una rivolta di dipendenti…


Stringimi Forte, Papà

Italia 1978 – Genere Drammatico – durata 93’

Regia di Michele Massimo Tarantini

Con Craig Hill, Glauco Onorato, Martine Brochard, Massimiliano Monti, Ettore Geri.

Curiosità: Girato interamente al Circo Harlem di Enrico Curatola: si vedono tutti gli artisti dell’epoca; il cane protagonista del film era di Rossano Weber.

TRAMA

Luigi Mazzocchi, acrobata morto durante una pericolosa esibizione, ha lasciato nel circo Harlem la moglie Anna e il figlioletto Tonino. Questo, sognando di divenire un giorno famoso e abile come papà, intanto soffre la solitudine e anche la gelosia. Anna, infatti, convive con il disumano domatore Raimondo che sgrida di continuo Tonino; vende di nascosto la cagnetta Vodka, unica compagna del piccolo; costringe la madre a metterlo in un collegio. Per fortuna di Tonino, Raimondo si stanca di Anna e passa con la valletta Erika; inoltre, reduce da una clinica, torna nel circo Andrea, il trapezista amico del Mazzocchi e coinvolto nel medesimo incidente. Il bambino, avendo notato l’incipiente amicizia della mamma con il nuovo arrivato, si dimostra ostile. Andrea, però, delicato e veramente paterno, segue con affetto Tonino e ne conquista un po’ alla volta la piena fiducia; anzi, per accontentarlo, contro la volontà di Anna, istruisce nascostamente il piccolo nell’arte che già fu di suo padre. Tonino un giorno si arrampica da solo sulle corde e finisce per trovarsi in pericolo. Andrea, immediatamente accorso, salva il bambino ma si espone troppo e cade. Morendo fa promettere ad Anna di permette al piccolo di seguire la sua vocazione.


Bronco Billy

USA 1980 – Regia di Clint Eastwood.

Una scena del film…

arrivederci a DOMENICA prossima (7. continua)

Giuseppe Calarota