Apprendiamo dalla pagina Fb e pubblichiamo in toto…
Si è spenta nella nottata tra il 10 e l’11 maggio intorno alle due del mattino 2016, Elisa Faggioni (in Maris), nel conforto della vicinanza delle persone care, che non hanno mai smesso di ascoltarla, accudirla e vegliarla. La camera ardente è allestita presso la Clinica San Marco di Latina (V.le XXI Aprile 2) che resterà aperta fino alle sedici di oggi. A testimonianza dell’affetto che la circondava, molte persone si sono già presentate per darle l’ultimo saluto. I funerali si terranno domani 12 maggio alle ore 15 presso la chiesa di Santa Maria di Sessano sita situata a Borgo Podgora. Aveva 74 anni.
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Nella grande epica mai narrata che è la vita del circo, oggi non si è spenta solo una donna tenace e caparbia, che ha vissuto quella esperienza affondando in pieno la sua anima nelle profonde radici della storia in evoluzione, lavorando con netto orgoglio e passione. Oggi quella narrazione ha perso un suo splendido interprete, che era capace di esaltare con poche parole il fulgido orgoglio di appartenere ad un mondo spesso non compreso. La famiglia Faggioni è stata negli anni della sua giovinezza, una formidabile formazione di acrobati ed artisti di cui Lisa rappresentava una delle punte di diamante, abile interprete delle più disparate discipline, che univa alla grande passione per il suo lavoro, una quasi maniacale dedizione per i minuti dettagli stilistici nei costumi e scenici. Esperta osservatrice di spettacoli, da donna schietta e sensibile qual era, le sue fulminanti deduzioni volavano rapide come schiaffi o erano capaci di sostenere come un abbraccio. E sebbene con lei si sia spento un altro pezzo di quel mondo fatto di un’arte nobile e semplice come il circo, dallo sfavillio della ribalta al sapersi adattare nelle situazioni più spartane, la sua partenza non lascia un vuoto. E infatti, come per tutte le grandi persone che partono, esse sono in grado di lasciare qualcosa al loro passaggio. E non solo il grande, immenso affetto dei figli, dei nipoti, degli affetti più cari, come il marito Gigi e i fratelli sparsi tra l’Italia e l’Europa, delle nuore, degli amici cari, di coloro che, pur non essendo direttamente parenti non potevano che sentirla una parte integrante della sua famiglia tanta era la sua capacità di coinvolgere il prossimo con un carisma fatto di sorrisi, di semplicità e di innata profondità. Ma questa grande donna ci insegna (come ha fatto fino all’ultimo) che tutte le tappe della vita, dalle più difficili alle più agevoli, si affrontano con lo stesso schietto sorriso e con la capacità di andare avanti, senza mai perdere la dignità e i propri valori. Perché nei valori Lisa ha creduto fino in fondo, anche in un mondo che cambia. Ed ha creduto fermamente nel rispetto e nella solidarietà tra coloro che provengono da un mondo antico e complesso come quello del circo in cui era nata e per il quale il suo cuore ha fino all’ultimo vibrato, senza mai negare il supporto o l’aiuto ad alcuno. Buon viaggio Lisa, chiunque ti rincontri un domani, lo farà perché avrà meritato di riposare tra i buoni e i giusti insieme a te.