Dopo aver fatto tappa a Toano e a Catelnovo Monti, il Circo Fratelli Zavatta prosegue il tour nel nostro Appennino approdando a Vetto (RE), dove resterà da giovedì 22 a domenica 25 giugno.
Uno spettacolo di 90 minuti di puro divertimento, che vede alternarsi sul palco illusionisti, mangiafuoco, clown, giocolieri, equilibristi, acrobati e poi anche serpenti, pinguini, pellicani e canguri.
Spettacoli: giovedì e venerdì alle 21,15, sabato e domenica alle 18 e alle 21,15 (info: 320/1536386).
Storia del Circo Fratelli Zavatta
Il circo Zavatta nasce nel 1815 ad opera di Antonio, acrobata al seguito della compagnia Chiarini. Con l’ampliarsi della famiglia, tra il 1875 ed il 1890 si contano tre circhi Zavatta, in tournée nel nord Italia e anche nell’Europa nordorientale.
Legandosi ad altre rinomate dinastie europee, gli Zavatta si affermano nelle varie generazioni non solo come direttori di circhi (i quali si spingono anche in Africa) ma anche come valenti artisti internazionali sia nel circo che nel varietà. I cavallerizzi Zavatta-Zoppè conquistano nel 1963 gli USA dando vita ad un ramo americano della famiglia; Maurizio è uno dei più validi saltatori italiani della prima metà del secolo; il clown funambolo Emilio è negli anni ‘50 una vedette dei maggiori circhi europei e americani.
Ma il ramo più celebre è quello francese, dove il cognome Zavatta diviene sinonimo stesso di circo, grazie alla popolarità del clown Achille (1915-1995), probabilmente l’artista circense francese più popolare della seconda metà del secolo, tanto che ai suoi imponenti funerali presenzia anche il Presidente della Repubblica francese.
Achille Zavatta diviene un celebre augusto dallo sterminato repertorio nei programmi dei circhi stabili parigini per poi fondare un proprio tendone itinerante negli anni ‘70, tuttora gestito dagli eredi assieme ad altri tre o quattro complessi con lo stesso nome attivi in Francia.
Gli Zavatta sono oggi tra le dinastie circensi più ramificate nel mondo e in Italia esistono ancora due o tre circhi con questo nome.