Giovanardi: “Chi lavora nel circo ama gli animali come e più degli animalisti”

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MODENA. «Gli animalisti estremisti che non vogliono gli animali nei circhi – attacca il senatore di Idea Carlo Giovanardi – cercano di intimidire genitori e bambini che vanno per assistere a questi spettacoli. È ora di finirla perché nei circhi gli animali sono coccolati mentre tra gli animalisti c’è chi magari trasforma il proprio gatto in un vegano». Ieri il senatore modenese ex democristiano ha convocato presso il suo ufficio in centro a Modena due rappresentanti del circo – Valeria Valeriu e Mirella Damian Valeriu, questa ultima ex compagna della ginnasta Nadia Comaneci con la quale scappò dalla Romania di Ceausescu nel 1976 – insieme al presidente dell’Ente nazionale circhi e al veterinario Claudio Aimone. L’occasione è servita per ribadire, da parte dei presenti, la loro contrarietà a un circo senza animali. Ieri sera alle 19, infatti, una delegazione degli animalisti ha protestato davanti all’area-circhi in via Divisione Acqui proprio per la presenza di uno spettacolo che utilizza animali.

«Due anni fa – spiega Giovanardi – gli animalisti attaccarono anche me – mentre libertà vuole dire che ognuno fa quel che crede a patto che gli animali non soffrano. C’è chi tiene gli animali domestici chiusi in appartamento, oppure c’è chi li cavalca: si potranno anche esibire nei circhi, dove sono coccolati e controllati». Ribadiscono il concetto Valeria Valeriu e Mirella Damian Valeriu, trapeziste e animal trainer al David Roscoe Orfei: «Noi circensi veniamo discriminati perché lavoriamo con gli animali, ma io ci convivo e li amo. Noi e gli animali portiamo gioia e felicità con la nostra arte e gli amici a quattro zampe non soffrono: di recente uno studio dell’Università di Cagliari ha calcolato che a livello comportamentale e metabolico gli animali stanno bene. Ci sono tutte le prove, l’ormone dello stress è a livelli normali e tigri, leoni, eleganti stanno bene perché da generazioni nascono in cattività. Sono esseri senzienti che si affezionano all’uomo e soffrono quando li si porta via: quando sono anziani gli animali restano con noi, proprio come accade con le persone». Gli animalisti preferirebbero che i circhi, attività che soffre non poco per una serie di motivi, esistessero senza animali anche se il veterinario Aimone assicura controlli.

«Sono specializzato – dice il medico – in animali da zoo e posso dire che almeno gli animali del circo David Roscoe sono trattati molto bene. Dal punto di vista sanitario sono animali perfetti, equilibrati e spesso gli animalisti citano studi che non c’entrano. Se è stressato un topo da laboratorio non è detto lo sia un animale che si esibisce al circo». Chiude il dirigente Buccioni: «Il pubblico oggi sta spesso in casa, nella caverna iperconnessa del terzo millennio, e il circo soffre. Ma è importante perché vive di pubblico pagante e parla al popolo. Mi pare che gli animalista vogliano impedire una libera scelta».

Stefano Luppi