Circo Medrano storia lunga sette generazioni, raccontata da chi vive la vita in carovana, girando tutto il mondo
Nessuna improvvisazione: vere e proprie case su ruote, agenti di ingaggio e un’accademia di formazione circense; tanti nomi noti dello spettacolo nati grazie al circo
Ultima settimana per il circo Medrano, installato in Via Del Cavallaccio, che ha prolungato il suo programma di spettacoli fino a questa domenica 10 febbraio: da programma iniziale, avrebbbe dovuto levare le tende, anzi il tendone, il 27 gennaio. Un successo enorme quello generato dai protagonisti del circo in questo mese, che ha chiamato a raccolta bambini, famiglie e spettatori di tutte l’età.
Da qui la scelta di restare ancora a Firenze per un altro paio di settimane, come ci ha detto direttamente il patron del Medrano Davio Casartelli, il quale, appena tornato dal celebre Festival internazionale del circo Montecarlo: «Abbiamo ricevute tantissime richieste, gli spettacoli sono piaciuti tantissimo, e abbiamo trovato subito l’accordo con il Comune. Quindi è un vero piacere per noi restare ancora un po’ qua. Ci hanno fatto davvero piacere anche le visite delle Istituzioni di Firenze, tra cui il sindaco Nardella».
Davio ci svela in questa nostra seconda visita al dietro le quinte, una curiosità sul nome della celebre insegna, perché non riporti il nome della famiglia ma questo curioso nome: Un famoso clown spagnolo di cognome si chiamava Medrano, nome d’arte Bum Bum, si trasferì ad inizio Novecento a Parigi iniziando a fare spettacoli in Francia e aprì un circo stabile. Fu grande amico del pittore Pablo Picasso, che rappresentò nel suo periodo rosa il circo come soggetto principale, prendendo come modello esattamente il circo Medrano. Mio padre, Leonida, che si era sposato con Wally Togni, nel 1972 cercava un’insegna famosa e comprò il nome».
Una vita tutta dedicata al circo quella di Davio Casartelli e vissuta nel circo da quando è nato, così come stanno facendo i suoi figli: «La vita di chi fa il circo è rappresentata da una casa a quattro ruote, un camper con tutti i comfort, con il quale giro il mondo. Tutti gli artisti studiano e si formano alla Scuola d’Arte Circense di Verona: è un’accademia, dove si fa scuola e ci si prepara per diventare artisti – racconta Davio – Il nostro circo ha girato per tanti paesi lontani, fino ad Israele. Per trovare nuovi artisti e rinnovare lo spettacolo funziona come per il calcio; ci affidiamo infatti a degli agenti che li cercano, li osservano, li propongono e gestiscono le trattative per l’ingaggio».
E gli animali? «I nostri animali sono ricoperti di affetto e di cure, hanno dei veterinari privati che li seguono, ma i migliori veterinari per loro siamo noi, che li conosciamo da sempre».