Disabile che vive in una roulotte responsabile del circo di Arezzo. A sua insaputa

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Tre denunce per altrettenti circensi dopo un'indagine dei carabinieri della compagnia di Arezzo guidata dal maggiore Pierfrancesco Di Carlo. Sono stati, in particolare, i militari della stazione di Subbiano, dopo scrupolosi accertamenti, a denunciare in stato di libertà tre uomini: un 33enne di Ravenna, un 44enne e 50enne residenti a Pistoia, per circonvenzione di incapace e falsità materiale. La società che gestisce l'attività era intestata a un uomo anziano, infermo, indigente che vive in una roulotte.

Infermo e indigente

Il circo era stato da poco ospite ad Arezzo città, i militari hanno ricostruito che la società di spettacolo viaggiante (società in accomandita semplice, Sas) aveva come socio accomandatario, e quindi responsabile legale, un 75enne residente a Latina "che risultava – spiegano i carabinieri – di fatto un prestanome".

La Sas e la quota da 100 euro

L'uomo, pur non avendo redditi dichiarati, risultava corrispondere regolarmente i contributi ai dipendenti della società. Però lui non percepiva alcun compenso dalle attività economiche del circo. Ecco ciò che ha reso gli inquirenti sospettosi. Indagando, è emerso che l'uomo aveva sì un pezzetto di società, ma del valore di soli 100 euro. Di fatto, un escamotage per renderlo responsabile dell'attività. Oltretutto a sua insaputa, sostengono gli inquirenti: l'uomo – che vive in provincia di Latina in una roulette e in condizioni di disagio – nulla sapeva di ciò che veniva fatto a suo nome. Addirittura la sua firma veniva contraffatta per le richieste agli enti locali relative ai permessi per svolgere gli spettacoli.

I tre soggetti – dicono i carabinieri – tutti incensurati e residenti nelle province di Pistoia e Ravenna, dovranno quindi rispondere dei reati di circonvenzione di incapace in concorso e falsità materiale commesso da privato.