Dopo il successo su Gold Tv il telepresentatore sannicolese si è rituffato nel “magico mondo” al quale è molto legato sin da piccolo e a cui quale ha dedicato gran parte dei suoi impegni artistici. Dal 17 gennaio con Rolando Orfei a Battipaglia.
Battipaglia dopo Salerno: Krassym e il Circo Rolando Orfei non si fermano mai! Due giorni appena di riposo (gli spettacoli nel capoluogo termineranno il 15) e di nuovo sotto il maxitendone per offrire al pubblico grandiose ed originali attrazioni come quella della donna dai “capelli di accio”, un numero molto raro nelle piste circensi, e degli animali presentati dal grande addestratore internazionale Iller Hamar.
Per il telepresentatore-conduttore-showman sannicolese, reduce dal grandioso successo su Gold Tv, l’amore per il circo, lo sanno tutti, non è certamente una novità. Per Krassym, che debuttò come presentatore di manifestazioni circensi nel luglio del 2009, il circo è una parte del suo cuore, un magico mondo al quale è molto legato sin da piccolo, al quale ha dedicato gran parte dei suoi impegni artistici (ricordiamo il format televisivo “Tutti al Circo” girato nel 2010 per la prima volta nel grande circo della “regina” del mondo circense italiano ed internazionale, la splendida Moira Orfei).
«Per me il circo è una passione lunga quasi quanto la mia vita. Nei miei sogni ad occhi aperti di bambino -racconta Krassym- l’idea di entrare nel mondo del circo ha sempre avuto un suo spazio ben delineato. Parlare di chapiteau, foier, caravan e campini, per me è come parlare di casa; ogni chiodo, ogni antenna ed ogni corda poggiata nel campo, mi è familiare. Capisco che ad alcuni venga voglia di sapere il perché io abbia avuto l’idea bizzarra di entrare a far parte di questo mondo. Beh, non è facile spiegare le mie motivazioni, ma non credo sia strano che il mondo del circo affascini bambini e ragazzi».
Artista…irrequieto, ha trascorso molti anni alla radio, poi la tv e nel 2009 il lancio come presentatore di circo…
«Diciamo che da sempre sognavo di poter presentare nella magica pista del circo -continua Krassym- pur non essendo al circo dodici mesi su dodici in quanto ci sono molte difficoltà per conciliare gli impegni televisivi con quelli circensi. Infatti spesso non sono al circo ma a Roma per le registrazioni televisive. Io credo che chiunque entri anche solo per un momento al di sotto dello chapiteau ne resta inevitabilmente affascinato, grazie ai colori, alle luci, ai vestiti luccicanti come la mia giacca, alle capacità più bizzarre ed estreme degli artisti di quel mondo. Fare circo non è semplice in quanto è una vita dura, perché non esistono orari né per mangiare né per dormire e c’è sempre un qualcosa da fare. Chi lavora nel circo sa bene che deve essere armato solo di passione altrimenti diventa difficile rimanerci all’interno».
Il circo di Rolando Orfei è famosissimo per la presenza di molti animali di svariate specie e paesi di provenienza. C’è sempre qualcuno in giro per criticare questa scelta, che, invece, è fondamentale per uno spettacolo del genere. Krassym non ha certo paura di affrontare l’argomento. Anzi, ne esce vittorioso come tutte le volte, cioè sempre, che ci mette passione, educazione, rispetto e coraggio: «Il problema degli animalisti esiste da sempre ma ultimamente si è accentuato di più. Il nostro circo ha un parco zoo con tanti animali, voglio ricordare che il circo nasce con gli animali e una volta che non ci saranno più il circo morirà. La favola più antica al mondo rischia la vita per delle fanatiche ideologie. I circhi sono continuamente controllati da esperti ed esistono provvedimenti molto severi per i circhi che non sono in regola. Spesso invitiamo gli animalisti e anche politici a venire di persona a controllare la salute degli animali. Per il circo l’interesse primario è proprio il benessere degli animali. Ma questo gli animalisti non lo capiscono e come sempre si presentano fuori i circhi con degli striscioni contro il circo e contro chi ci lavora e per questi motivi non si è mai riusciti a costruire un dialogo con loro. Voglio ricordare che lo scorso 1° dicembre il Santo Padre Benedetto XVI ha tenuto un’udienza speciale col mondo del circo e in quella occasione furono pronunciate queste parole: “la Chiesa è pellegrina come voi, conservate i vostri valori”. Anche il Papa ama gli animali infatti non ha esitato ad accarezzare due cuccioli di leoni. Gli animali sono tipici del circo classico, nel quale l’esibizione artistica realizzata con gli animali dimostra che l’uomo può stabilire relazioni di intesa e di collaborazione anche loro. Certo ciò presuppone un addestramento che deve senza ombra di dubbio essere svolto nel pieno rispetto dell’animale».
Consiglio finale a chi non ha mai visto uno spettacolo circense: «Consiglio anche ai più scettici di andare al circo. Conosco delle persone che non amano il mondo del circo e a volte avverto una forte diffidenza da parte loro. Il consiglio che dò a tutti è di andare a vedere gli spettacoli del circo, non importa se è grande o piccolo quello che importa è la passione e l’impegno che gli artisti ci mettono nei loro spettacoli».
Krassym, un grande presentatore per un grande circo: un binomio eccellente per far vivere ai fortunati spettatori una grande emozione.
Nicola Ciaramella