Tra festa retrò e show musicale, il circo non è morto

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Chi ha detto che il circo è morto? E’ proprio partendo dall’idea di questo spettacolo itinerante che Daniela Sagliaschi e Fabrizio Avallone hanno creato “Il circo delle pulci”, un po’ festa d’antan, un po’ show musicale (e non solo).

“Tutto è nato 3 anni fa come garage sale nella corte di una vecchia fabbrica, alla periferia di Milano,” racconta Sagliaschi “dove riunivamo cose diverse: la musica dal vivo, il mercatino con la vendita di oggetti, qualche attrazione. Poi il concetto si è via via evoluto, riempiendosi sempre più di contenuti”.

Il Circo si è così spostato dai cortili a location più vaste, come il Palazzo del Ghiaccio a Milano oppure il Teatro del Sale a Firenze, ma ha mantenuto intatto il proprio spirito retrò e fantasioso. Nei suoi spazi si può, così, giocare al lancio delle torte in faccia, assistere allo spettacolo del mago delle bolle oppure improvvisarsi lanciatori di coltelli. E’ presente anche un’area market, dove acquistare capi vintage e pezzi hand made, e un barfood.

Oggi la società conta 6 collaboratori, che seguono i diversi aspetti. “Ognuno di noi si è specializzato in un ambito: c’è chi si occupa della logistica, chi della direzione artistica e chi della selezione e del coordinamento degli espositori dell’area market”.

Il circo viene organizzato una volta al mese, di solito di domenica, in una città sempre diversa (“siamo stati, tra l’altro, a Roma, Bologna, Torino, Vercelli…”). Negli ultimi tempi, tuttavia, a causa del progressivo incremento delle attività proposte, la frequenza è un po’ diminuita.

“Il lavoro da fare è tanto, anche perché noi 6 ci occupiamo direttamente di tutto, e i costi da affrontare (per esempio per l’acquisto dei costumi o l’allestimento delle scenografie) sono notevoli. Per questo pensiamo di diradare un po’ la frequenza, ma di organizzare happening più grandi e pieni di sorprese”.