Circhi a Grosseto, Bonifazi: vietare l’attendamento è contro la legge

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di Barbara Farnetani

GROSSETO – «Un’ordinanza che regola l’attendamento dei circhi c’è già, è del 2008 e rispetta tutte le normative Cites» il sindaco di grosseto Emilio Bonifazi non ci sta a passare per uno che prende sottogamba il proprio ruolo, né di sentirsi dire che non vieta i circhi in città perché «non ha il coraggio» semplicemente, afferma, «vietare l’attendamento è contro la legge. Io non sono un amante del circo, anzi mi mette tristezza, i miei genitori non mi ci portavano neppure quando ero piccolo, ma il sindaco deve far rispettare la legalità, e la legge del 18 marzo 1978 riconosce “la funzione sociale dei circhi equestri” stabilendo per il comune l’obbligo di stabilire apposite aree proprio per consentire l’allestimento dello spettacolo» Bonifazi ricorda come i regolamenti fatti dai comuni al fine di impedire al circo di entrare in città sono stati dichiarati illegittimi dal Tar, perché un Regolamento non può contrastare la legge. Quello che può essere fatto sono singole ordinanze, nel caso in cui gli animali siano tenuti male o i circensi non rispettino alcune prescrizioni, in quel caso si può vietare l’attendamento o sequestrare gli animali e soprattutto scatta il divieto per quel circo di tornare in città per i cinque anni successivi.

«Non si può dire che il sindaco disattende il volere del Consiglio comunale – afferma Bonifazi – la miozione votata all’unanimità fu modificata nella parte in cui si “vietava” l’attendamento, con il termine regolare. Ma un regolamento non può essere ordinato dal sindaco, è il Consiglio comunale che deve emetterlo. Ma chi ha presentato la mozione, l’ordinanza l’ha letta? I principi enunciati dalla mozione peraltro – prosegue Bonifazi – si ritrovano pari pari nell’ordinanza del 2008 che mi ero trovato costretto a fare perché a Grosseto arrivavano circhi di dubbia qualità, tant’è che quando arrivavano in città sparivano i gatti» Per quanto riguarda i controlli, nel momento della richiesta di attendamento i circensi devono compilare alcuni moduli, per capire se le condizioni degli animali rispettano quelle dell’ordinanza sindacale, e su cui vigileranno la Polizia Municipale, l’Asl e la Forestale.

«Quello che possiamo fare – ha proseguito il sindaco – è di chiedere che questi controlli siano fatti periodicamente anche dopo l’attendamento, magari di notte, quando le temperature calano e gli animali africani soffrono di più. Nel frattempo io preparerò il Regolamento da sottoporre al Consiglio, ma non si creda che sarà molto diverso dall’ordinanza esistente» insomma, chi crede che il sindaco possa vietare la presenza dei circhi in città si sbaglia di grosso.