Marino e il no ai circhi, la protesta: “Lui al guinzaglio degli animalisti”

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Dopo il no del candidato del centrosinistra ai tendoni nella Capitale, arriva la replica dell’Ente Nazionale Circhi: “Un giorno si fa contestare, quello dopo si fa portare al guinzaglio da loro”

Ignazio Marino e gli animali, la polemica continua. Sabato la contestazione degli animalisti in centro. Ieri la visita al canile e la presa di posizione netta: “Con me niente più circhi e botticelle”. La risposta non si fa attendere ed arriva da Antonio Buccioni, presidente dell’Ente Nazionale Circhi.

“La presa di posizione di Ignazio Marino sui circhi non può che essere considerata per quello che è: un’alzata di tacchi inconsulta e arrogante, che rispedisco al mittente senza troppi commenti”, attacca Buccioni. “Essendo io di Roma, posso definirla la più grande idiozia che sia stata mai pronunciata nella Capitale dal 21 aprile del 753 a.C. a oggi, data che forse a Marino (genovese) non dice granché ma ai romani si”.

Buccioni, con una provocazione, ha già pronta l’alternativa: chiedere asilo al Vaticano: “Se Marino dovesse diventare sindaco di Roma e bandire i circhi dalla Capitale, vorrà dire che i tendoni monteranno in Piazza San Pietro, dove già lo scorso 30 novembre e 1° dicembre un circo e una giostra furono allestiti e accolti da Papa Benedetto e dove tira un’aria decisamente migliore, rispettosa della vita di esseri umani e di animali, di quanto non ci stia facendo respirare l’onorevole Marino”.

Secondo il presidente dell’Ente Nazionale Circhi Marino “si fa portare da loro al guinzaglio e propugna anche l’abolizione della caccia già vietata nell’ambito del territorio comunale”. “Se fosse un acrobata sul filo alto, sarebbe già precipitato rovinosamente più volte”, chiude Buccioni.