BELLUNO. Coda alla biglietteria. Capita tutte le volte che le associazioni animaliste manifestano davanti al circo Armando Orfei. Parola di Derek Coda Prin, uno dei direttori: «Facciamo davvero il tutto esaurito in ogni occasione, pertanto non dobbiamo avere paura del presidio della Lav o di altre persone che pensano, a torto, a maltrattamenti nei confronti degli animali. Stanno tutti bene e giovedì mattina hanno potuto verificarlo anche i veterinari inviati dall’Usl, oltre che i vigili urbani. Il sopralluogo è andato bene, esattamente come era successo a Feltre, ma non avevo dubbi, tanto è vero che ieri sera abbiamo potuto proporre lo spettacolo del debutto. Diversamente, non avremmo potuto nemmeno cominciare».
Ma la giraffa, la zebra e i cammelli come vivono? L’obiezione degli animalisti è che vorrebbero vedere gli animali condurre la vita a cui avrebbero diritto: «Qualcuno parla addirittura di gabbie», protesta Coda Prin, «in realtà, si tratta di recinti omologati con gli spazi necessari al loro benessere. Non capisco chi vorrebbe cambiare una cultura centenaria, come quella del circo e nemmeno chi si presenta con tre attivisti, più altra gente che non c’entra niente e magari prende anche dei soldi, per partecipare a queste manifestazioni. Non è un riferimento a quello che succederà domani pomeriggio, a Belluno, lo dico per esperienza diretta».
Il diritto a protestare è sacrosanto, basta che non si esageri. Domani ci saranno gli agenti della Questura e anche i vigili urbani, per evitare eventuali problemi. Capita spesso che ci siano queste contestazioni? «Ci è successo a Trento e Feltre e la cosa si ripeterà a Belluno. Non siamo un circo tanto anziano, però cerchiamo di fare tutto per bene. Ci saranno gli animalisti? Nessun problema. Noi ci siamo sempre comportati bene nei loro confronti. Nel senso che non li abbiamo calcolati più di tanto, ma abbiamo continuato a fare il nostro lavoro. Non abbiamo risposto alle provocazioni, anzi abbiamo continuato ad accogliere chi vuole apprezzare il nostro spettacolo. Ricordo che diamo lavoro a cento persone e ci sono città in cui ci chiedono di montare delle tribune supplementari».
È possibile che siamo scomparsi dei cartelloni pubblicitari dalle strade cittadine? «A Feltre, parecchi, mentre qui a Belluno non sono ancora in grado di dirlo. Quello che posso affermare è che l’accoglienza del sindaco Massaro e del comandante della Polizia locale Dalla Ca’ è stata addirittura esemplare. Raramente abbiamo trovato tutta questa cordialità e questo fatto ci spinge a offrire ai bellunesi uno show di altissimo livello. Ricordo che saremo in città, in una zona per la verità un po’ nascosta fino a domenica 2 giugno, al ritmo di due spettacoli al giorno, tranne nei giorni di riposo di martedì 28 e mercoledì 29».