Si è parlato di questo alla colazione di lavoro promossa dal presidente dell’Ente Nazionale Circhi, Antonio Buccioni, e che si è tenuta venerdì scorso al Circolo Canottieri Aniene, alla quale hanno partecipato S.E. il cardinale Antonio Maria Vegliò, presidente del Pontificio consiglio dei Migranti e degli Itineranti, padre Gabriele Bentoglio (segretario particolare del cardinale al Pontificio consiglio), mons. Giancarlo Perego, direttore generale della Migrantes, mons. Pierpaolo Felicolo del Vicariato di Roma, Franco Dotolo (sempre della Migrantes) e ovviamente lo stesso Buccioni.
“Scopo dell’importante incontro è stato quello di ringraziare i massimi responsabili della Chiesa, protagonisti del riuscitissimo ed entusiasmante pellegrinaggio dello scorso anno, che più passa il tempo e più approfondiamo per ciò che è stato: una incredibile occasione di crescita, arricchimento e festa, ma che ha anche permesso di aumentare la consapevolezza della valenza culturale e artistica del circo e dello spettacolo viaggiante”, spiega il presidente Enc. Ma la gradita opportunità di ritrovarsi tutti insieme ad uno stesso tavolo, è servita anche a porre le basi per un nuovo evento: “Ho proposto di rinnovare la manifestazione d’affetto verso il Pontefice e l’esplosione di gioia che il circo e lo spettacolo viaggiante hanno mostrato al mondo circa sei mesi fa a Roma e in Vaticano, e se possibile di dar vita a qualcosa ancora di più grande”. Nel frattempo a capo della Chiesa di Roma si è insediato Papa Bergoglio, portando una ventata di novità, di speranza e anche di allegria, e il mondo del circo lo sente particolarmente vicino.
Sul progetto dello spettacolo in Sala Nervi, Buccioni intende coinvolgere anche l’ampio arcipelago di realtà che si sono messe in gioco con entusiasmo e professionalità, oltreché con una massiccia e festosa presenza, il 30 novembre e 1 dicembre, formato – oltre che dalla gente del circo – dagli esercenti dello spettacolo viaggiante, attrazionisti, luna park e parchi di divertimento, teatro di figura, burattinai, pupi, ombre e marionette, teatro e arte di strada, cantastorie di tradizione e di rinnovamento. Fino a maghi, madonnari, bande, majorettes e sbandieratori, gruppi folcloristici, la famiglia dei proprietari e amanti di organetti, pianole e altro.